Il governo prova ad evitare ritardi e rischi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Dopo oltre sei mesi di attesa per la terza rata dei fondi europei, il ministro Raffaele Fitto annuncia un’importante svolta nel processo. Ciò avviene dopo una cabina di regia convocata d’urgenza e un accordo informale con la Commissione europea riguardo a modifiche su 10 degli 27 obiettivi previsti per il primo semestre del 2023.
Fitto respinge gli attacchi delle opposizioni riguardo ai ritardi del PNRR e promette di presentare una relazione semestrale al Parlamento per fare chiarezza sulla situazione. Come dire: il Governo non vuole fare da solo, ma vuole un dialogo costante col Parlamento. Il ministro Fitto sostiene che non ci sono “riferimenti oggettivi imputabili” al governo attuale riguardo ai ritardi e che il Paese è in una situazione di emergenza nazionale.
Le opposizioni, come Azione, chiedono di collaborare per risolvere la situazione ma sostengono che il governo non debba nascondere i problemi reali. Carlo Calenda propone di utilizzare il meccanismo di Industria 4.0 per rendere il PNRR simile all’Inflation Reduction Act.
Fitto, tuttavia, respinge le critiche e fa notare che al momento solo tre Paesi, Spagna, Italia e Grecia, hanno richiesto il pagamento della terza rata, mentre nessuno ha chiesto la quarta rata. Fitto smentisce l’ipotesi che l’Italia abbia rinunciato a una parte dei fondi per ottenere la terza rata e assicura che la richiesta per la quarta rata verrà fatta per l’intero importo.
È importante notare che l’accordo con la Commissione europea sulle modifiche al PNRR non garantisce il pagamento delle risorse entro la fine dell’anno. Fitto afferma che non è possibile dare garanzie in tal senso.
Il ministro sottolinea l’importanza di procedere con velocità ma senza fretta per evitare errori fatali. Nel frattempo, Fitto ottiene da Bruxelles una prima apertura sulla flessibilità del Piano. Ci sono state alcune modifiche tecniche e amministrative nel documento inviato alla Commissione europea, ma è necessario ottenere il via libera formale.
Fitto si dice fiducioso che questa revisione preventiva consentirà di superare eventuali problematiche che sarebbero emerse chiaramente. Si spera di poter richiedere la quarta rata nei prossimi giorni, ma se fossero necessari tempi più lunghi, si auspica che sia comunque una svolta positiva.
Nonostante i ritardi nel PNRR, i ministri Fitto e Giorgetti assicurano che il ritardo nella ricezione delle rate non genera problemi per i conti pubblici. Fitto afferma che il governo è in grado di gestire la situazione anche se le risorse non arrivano tempestivamente.
In una riunione fra il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e i capi di gabinetto dei ministeri, si è discusso dell’importanza di adottare provvedimenti che possano liberare risorse per sostenere l’economia, le famiglie e le persone più vulnerabili.
Nonostante le sfide e le critiche, il governo italiano si impegna a risolvere i ritardi del PNRR e a garantire che le risorse vengano utilizzate in modo efficace per promuovere la ripresa economica del Paese.