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Variante indiana e vaccino, rischioso rinvio seconda dose

variante indiana
Adyen Articolo
Velasco25

Preoccupa ancora la variante indiana, che ha fatto risalire l’indice Rt sopra l’1 Oltremanica e sembra favorita dal ‘modello inglese’, ovvero la scelta di rinviare il più possibile la seconda dose di vaccino. Ma cosa sappiamo di questa variante?

Un recente studio italiano ne ha confermato la maggior contagiosità. Tra le firme, anche il ‘cacciatore di varianti’ Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. Esperto che, proprio alla luce dei risultati, raccomandava di non prolungare l’intervallo fra le due dosi di vaccino.

Ma come mai? La variante indiana possiede delle mutazioni che “sembrano agire di comune accordo nello stabilizzare maggiormente la Spike, e consentire al virus di agganciarsi meglio nelle nostre cellule. Questo – ci spiegava proprio Ciccozzi – spiegherebbe perché gli inglesi sono preoccupati e stanno monitorando gli andamenti dei contagi proprio alla luce della variante indiana”.

Se il vaccino AstraZeneca copre questa variante al 60%, i vaccini a mRna all’88%. Tutto bene, allora? “Per Pfizer” e Moderna “vanno mantenute le 3 settimane, perché con la prima dose la copertura è solo del 33%. E questo accade anche con AstraZeneca: quindi le due dosi non vanno somministrate a una distanza eccessiva”.

Monito analogo arriva da report settimanale dal Public Health England, che monitora l’andamento del contagio. Al 25 maggio sono stati accertati 5.599 casi di variante indiana bis (B.1.617.1), con 936 persone che avevano già ricevuto la prima dose di vaccino e 117 due dosi.

“La situazione in Uk sta peggiorando, a causa della variante ‘indiana’ che si diffonde con particolare intensità tra i non vaccinati e i vaccinati con una sola dose (pessima idea) – scrive su Twitter il virologo Roberto BurioniFortunatamente l’efficacia della vaccinazione completa (mRna) sembra mantenuta”.

Insomma, il ‘modello inglese’ che sembrava aver portato la Gran Bretagna fuori dall’emergenza Covid prima di altri Paesi europei, si sta scontrando con la variante indiana (e non solo quella). “Perché in Uk la situazione peggiora a causa della variante indiana. Perché non dobbiamo preoccuparci ma vaccinare? Ecco il motivo – ribadisce – Con la variante più pericolosa (Sudafrica) 1 dose 0% protezione, 2 dosi 100% protezione. Le scommesse (una dose e nome del padre) talvolta si perdono”, ribadisce Burioni.

Come è stato fatto notare, in una sola settimana i contagi in Gran Bretagna sono raddoppiati e questo potrebbe rallentare la road map delle riaperture deciso dal governo di Boris Johnson. D’altra parte è pur vero che i casi di Covid non stanno ancora decollando: probabilmente la campagna di vaccinazione sta gettando acqua sul fuoco della variante.

E in Italia? Secondo l‘ultimo report la variante indiana è all’1%: dunque è presente, ma ancora in modo limitato.

Il messaggio è chiaro: il rinvio della seconda dose comporta dei rischi collegati alle varianti, che oltretutto continueranno ad emergere fino a che il coronavirus avrà benzina per correre (vedi l’ultima in Vietnam). Buon vaccino a tutti!

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