Meglio la discrezione o l’ostentazione? Prima di un ritocco è importante avere le idee chiare. E questo anche nel caso delle protesi al seno, che negli ultimi venti mesi sono state impiantate in oltre 44.000 pazienti in Italia. Il monito arriva da un gruppo internazionale di chirurghi plastici, che ha lanciato nei giorni scorsi a Milano un consensus sulla ‘Bellezza Naturale del Seno’.
Dalla scelta dell’impianto giusto, alla sua durata, fino alle aspettative e ai protocolli di sicurezza, gli specialisti riuniti da Polytech auspicano a una sorta di rivoluzione nel settore, nella direzione della consapevolezza. Grazie ad approcci personalizzati e basati sull’anatomia, che puntino a risultati naturali e duraturi.
Seno e protesi: le 6 domande comuni delle pazienti
1. Vorrei un seno più bello ma temo un aspetto ‘finto’ e troppo grande. È possibile avere un seno naturale con le protesi mammarie?
Sì, è possibile. Il risultato migliore non è avere un seno grande ma in armonia con il proprio corpo. È importante avere una visione di insieme e valutare i parametri della bellezza naturale che tengono conto delle proporzioni del corpo e del rapporto tra i quadranti del seno, cioè tra polo superiore con quello inferiore (secondo NBB, il gold standard della proporzione perfetta è un rapporto 45:55). Inoltre è fondamentale la corretta proiezione e posizione dei capezzoli.
2. La gente potrà notare che mi sono operata al seno?
Le tecniche NBB mirano a realizzare un aspetto naturale ma non invisibile. Alcune persone potrebbero quindi notare il cambiamento. La decisione spetta a te ma devi essere sicura di questa scelta se sopraggiungono dubbi o fragilità è meglio attendere.
3. Quale è il modo migliore e più sicuro per scegliere il chirurgo plastico?
La ricerca online e sui social è una componente, ma il web è anche pieno di influencer/fake, pubblicità nascosta e immagini non sono realistiche. Ci sono dei parametri che possono aiutare: serve cercare il curriculum vitae del chirurgo e se non c’è online è bene riflettere. Inoltre, è importante che il chirurgo sia specializzato in chirurgia plastica e che aggiorni costantemente la propria formazione. Utile anche il confronto con il proprio medico, che può informarsi per te anche sulla struttura sanitaria, che deve essere autorizzata per gli interventi chirurgici di questo tipo. Infine il ‘passa parola’ delle pazienti precedenti che conosci direttamente. Fondamentali il livello di confidenza che si percepisce dalla prima visita, l’empatia, una buona comunicazione. Infine il prezzo: la scelta dell’operazione più economica pone il rischio concreto di qualità e sicurezza inferiori.
4. Sui social è pieno di informazioni sulle protesi ed è pieno di donne con bellissimi risultati. Posso scegliere la marca e la taglia che mi piace?
Tutti i dispositivi medici sono strumenti chirurgici per i medici. A loro spetta la scelta, caso per caso. Non fidarti delle foto delle altre donne, siete tutte diverse, ognuna con la propria bellezza. Considera che scegliere protesi non idonee, ad esempio troppo grandi, presenta rischio maggiore di un re-intervento successivo. Spetta allo specialista interpretare con te la fattibilità e l’impianto migliore tra forme anatomiche o rotonde, superfici di diversi tipi e gel, classici o più leggeri.
5. Le protesi per il seno hanno una scadenza?
Come tutti i dispositivi medici impiantabili, le protesi mammarie non hanno una data di scadenza ma possono essere sostituite. Finché non si verificano complicanze e si eseguono regolarmente i controlli medici e la diagnostica per immagini, non c’è alcun motivo medico per sostituirle. Il reintervento è indicato in caso di complicazioni che comportano la rimozione o sostituzione delle protesi – ad esempio, la rottura o la contrattura capsulare severa, oppure se si decide di cambiare le protesi per motivi personali. Raccomandiamo di non trascurare mai le visite e le indagini annuali, non solo incentrate sulle protesi, dall’ecografia alla risonanza magnetica, ma anche di prevenzione dei tumori del seno, come la mammografia che può essere realizzata anche con le protesi. Non trascurarti.
6. Ci sono rischi in più per la salute quando si hanno le protesi mammarie?
Una delle complicanze più spesso riscontrata è la contrattura capsulare, una reazione dei tessuti intorno al dispositivo. Un bravo chirurgo è in grado di ridurre tale evenienza, scegliendo protesi con superfici diverse e adottando tecniche operatorie e di sterilizzazione idonee. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato invece che le protesi mammarie non aumentano il rischio di sviluppare un tumore al seno. Il rischio del linfoma anaplastico (BIA-ALCL),una malattia seria ma molto rara, risulta oggi meno allarmante di quanto paventato in precedenza. I dati della Fda americana indicano che la maggioranza dei casi è legata ad una marca di protesi che non è più sul mercato da oltre 6 anni e non c’è alcuna motivazione di sostituzione delle protesi in assenza di sintomatologia e di diagnosi di malattia.
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