La vitamina D svolge un ruolo importante per energia e salute di ossa, cervello, cuore e intestino. Ora, i ricercatori affermano che potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel ridurre il rischio di cancro del colon-retto, in aumento tra i giovani adulti, diventando la principale causa di morte per cancro negli uomini sotto i 50 anni e la seconda tra le donne under 50, secondo l’American Cancer Society.
Uno studio pubblicato su ‘Nutrients’ ha collegato i livelli di vitamina D al rischio di cancro del colon-retto. Esaminando i dati di 50 diversi studi, i ricercatori hanno scoperto che coloro che assumevano la maggior quantità di questa sostanza nella dieta (80 ng/mL) presentavano una riduzione del 25% del rischio di cancro del colon-retto rispetto a coloro che ne assumevano la quantità più bassa (10 ng/mL).
Inoltre i dati del Nurses’ Health Study, un ampio studio statunitense a lungo termine che ha indagato sui fattori di rischio per le principali malattie croniche nelle donne, hanno rivelato che nel caso del più alto apporto di questa sostanza il rischio di tumore del colon-retto era inferiore del 58%.
“Mantenere livelli ottimali di vitamina D e un adeguato apporto alimentare è fondamentale per prevenire il cancro del colon-retto e migliorare la prognosi dei pazienti”, hanno scritto gli autori dello studio.
Vitamina D e cancro del colon-retto
Ma come agisce questa vitamina? Secondo i ricercatori gioca un ruolo cruciale nella regolazione del sistema immunitario, migliorando la funzione di importanti organi come la milza e dei linfonodi, aumentando al contempo l’attività delle cellule T, un tipo di globuli bianchi che aiuta a prevenire le infezioni e a combattere il cancro.
Un livello adeguato di vitamina D può favorire la salute generale dell’intestino. Gli autori dello studio affermano che la sostanza supporta i recettori intestinali per migliorare l’assorbimento del calcio e rafforzare la barriera intestinale, che consente all’intestino di assorbire i nutrienti tenendo lontani i batteri nocivi.
La carenza può invece indebolire la barriera intestinale, consentendo a sostanze indesiderate provenienti dall’intestino di entrare nel flusso sanguigno e causando infiammazione, che alimenta la crescita del cancro, hanno scritto gli autori. Alti livelli di vitamina D possono aiutare a ridurre tale infiammazione.
Di quanta vitamina D hai bisogno?
Circa il 35% degli adulti statunitensi soffre di carenza di vitamina D, secondo la Cleveland Clinic, un fenomeno è particolarmente comune tra gli adulti di 19-44 anni.
La dose giornaliera raccomandata è di 600 UI per le persone tra 1 e 70 anni, mentre agli anziani si raccomanda di assumerne 800 UI al giorno. L’American Academy of Pediatrics raccomanda 400 UI di vitamina D al giorno per i neonati.
È bene consultare i medico prima di assumere vitamina D o qualsiasi integratore, poiché, secondo la Mayo Clinic, può interferire con alcuni farmaci. Occhio anche al dosaggio: un eccesso può essere tossico. Secondo la Mayo Clinic, l’intossicazione da vitamina D porta a ipercalcemia, che può causare mal di stomaco e vomito, debolezza, minzione frequente, dolori ossei e calcoli renali.
Come aumentare i livelli di questa sostanza
Oltre all’integrazione, la ricerca suggerisce che 5-30 minuti di esposizione al sole tra le 10.00 e le 16.00, preferibilmente ogni giorno e almeno due volte a settimana, possono aiutare a soddisfare il fabbisogno.
Ma questa vitamina può essere assunta anche attraverso gli alimenti, tra cui:
Pesce come salmone, trota e tonno
Succo d’arancia o latte arricchito con vitamina D
Funghi
Yogurt
Tuorli d’uovo
L’articolo originale è su Fortune.com