“In Italia l’arresto cardiaco colpisce ogni anno 60mila persone e rappresenta una condizione in cui la sopravvivenza della vittima è strettamente tempo-dipendente”. Lo ricorda il ministro della Salute Orazio Schillaci, firmando la presentazione delle prime Linee guida italiane per la rianimazione cardiopolmonare e l’abilitazione all’uso del defibrillatore.
Un documento realizzato su specifico incarico ministeriale e a titolo gratuito dalla Società Italiana Sistema 118 (SIS118), attraverso il presidente nazionale Mario Balzanelli, insieme ad esperti di rianimazione cardiopolmonare tra cui Marco Squicciarini, Alessandro Petrolini, Pietro Marini, Alessandra Viglietto, Alessandra Narciso, Cesare Cosmai, Ignazio De Iudicibus.
Ebbene, nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del capo Dipartimento della Prevenzione del ministero, Maria Rosaria Campitiello, di emanazione delle linee guida per la rianimazione cardiopolmonare e l’abilitazione all’uso del defibrillatore. Un materiale prezioso, che il dicastero di Lungotevere Ripa mette a disposizione dal dei centri di formazione regionali accreditati presso le centrali operative regionali 118.
Un manuale salvavita
“È indispensabile abbattere in modo drastico il numero delle morti evitabili, nel nostro Paese, dovute all’insorgenza improvvisa di un arresto cardiaco, che uccide circa 164 italiani al giorno”, sottolinea Balzanelli.
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Per contrastare efficacemente questo fenomeno, “occorre un intervento forte, ordinato e coordinato, dello Stato e delle Regioni, centrato sulla diffusione capillare e costante, presso tutta la popolazione nazionale, delle conoscenze e delle competenze in tema di rianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione precoce”, aggiunge il numero uno della Sis 118.
Conoscere la rianimazione
Obiettivo, mettere in grado i cittadini di rintervenire con le manovre appropriate di soccorso. Perchè “se effettuate tempestivamente, cioè nei primi 3-5 minuti dall’insorgenza dell’evento, e in modo appropriato, avvalendosi del tutoraggio effettuato in tempo reale dalle Centrali Operative 118”, queste manovre “hanno elevate probabilità di fare la differenza tra la vita e la morte”, continua Balzanelli.
Ecco dunque preziosi “strumenti didattici che assicurano, a titolo gratuito, un supporto omogeneo e autorevole” alla formazione salvavita. “Una svolta epocale”, conclude Balzanelli. Ma anche “un punto di partenza per una vera rivoluzione culturale e operativa verso un’Italia cardioprotetta“, auspica Orazio Schillaci.