Nonostante le fioriture l’influenza colpisce ancora. Stando agli ultimi dati dei ‘medici sentinella’ dell’Istituto superiore di sanità, sono 15.298.000 finora gli italiani messi a letto dai virus respiratori, con 356mila casi nella prima settimana di aprile. E non pochi casi di sovrinfezioni batteriche, come dimostrano le numerose bronchiti e polmoniti.
Se il virologo Fabrizio Pregliasco sottolinea la preponderanza dei “virus di primavera”, la fotografia del sistema di sorveglianza RespiVirNet evidenzia come dal 31 marzo al 6 aprile l’incidenza in Italia sia pari a 6 casi per mille assistiti (contro i 6,8 nella settimana precedente).
Sono ancora i bambini i più colpiti
“L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età, maggiormente nei bambini sotto i 5 anni”, tra i quali però siamo ancora a 16,3 casi per mille assistiti (18 nella settimana precedente). Insomma, sono ancora loro gli ‘untori’ che portano i virus in famiglia.
Non solo influenza: il mix di patogeni
Queanto ai germi in circolazione, continua a diminuire la percentuale dei campioni positivi all’influenza (9,3%), rispetto alla settimana precedente (11%).
Tra i 1.915 campioni ricevuti dai laboratori della rete RespiVirNet – precisa Andnkronos Salute – 178 sono risultati positivi per influenza, di cui 101 di tipo A (67 di sottotipo H3N2, 15 H1N1pdm09 e 19 non ancora sottotipizzati) e 77 di tipo B. Quanto al resto, 109 (5,7%) sono risultati positivi per virus respiratorio sinciziale, 14 (0,7%) per dal 31 marzo al 6 aprile. e i rimanenti 525 sono risultati positivi per altri microrganismi che attaccano le vie respiratorie: 262 (13,7%) Rhinovirus, 145 (7,6%) Metapneumovirus, 43 Adenovirus, 30 Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 29 virus parainfluenzali e 16 Bocavirus
Complice il meteo ballerino, la diffusione dei ‘virus cugini’ rischia di trascinarsi ancora: la coda dell’influenza si conferma anche quest’anno piuttosto lunga.