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Tornano gli Internazionali di tennis, Lorenzi: “Roma può sognare in grande”

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La nuovissima SuperTennis Arena, un Parco del Foro Italico più funzionale e rinnovato nel look, il ritorno di Jannik Sinner dopo la squalifica: l’82esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia – in programma dal 29 aprile al 18 maggio – si preannuncia ricca di sorprese. Paolo Lorenzi, ex tennista e oggi direttore del torneo, racconta a Fortune Italia le principali novità della manifestazione e come sta lavorando per fare degli Internazionali il più bello e avvincente dei tornei Masters 1000.  

SuperTennis Awards, Paolo Lorenzi premia Matteo Berrettini (Foto Giampiero Sposito)

Quali sono le novità più importanti di questa edizione?

La grande novità è rappresentata da un rinnovato Stadio dei Marmi, che ospiterà il tennis per la prima volta. La Supertennis Arena potrà ospitare fino a tremila spettatori e sarà affiancata da altri due campi. Era quello che mancava al Foro Italico, adesso disponiamo di quattro show court. E poi abbiamo allestito una lounge dedicata agli atleti; stiamo cercando di coccolarli il più possibile.

Negli ultimi anni il torneo ha vissuto una crescita esponenziale. Quali sono stati gli investimenti principali che hanno sostenuto questa espansione?

Il cambiamento più significativo è stato l’ampliamento del tabellone: siamo passati da 56 a 96 giocatori. Con l’aumento dei partecipanti si è estesa anche la durata del torneo. Abbiamo quindi adeguato le strutture per far sì che l’esperienza fosse sempre più coinvolgente, sia per i tennisti che per il pubblico. 

Come si sta trovando nel ruolo di direttore?

Ci sono tante responsabilità, ma è un ruolo molto affascinante. Credo che aver giocato tornei del genere sia un grande vantaggio, perché devi avere un buon rapporto con i giocatori e comprenderne le esigenze. 

Agli Internazionali ci sarà l’attesissimo rientro di Sinner.

La sua presenza aggiunge tanto alla manifestazione, perché è il numero uno del mondo e perché è italiano. C’è grande aspettativa. Speriamo di accoglierlo nel migliore dei modi. Il pubblico di Roma è sempre stato molto caldo e credo che anche per Sinner sarà un bel vantaggio. 

Lei con Sinner ci ha giocato. Che cosa rende unico questo giocatore?

La differenza rispetto agli altri è la velocità che riesce a imprimere alla palla. La palla esce dalla racchetta molto veloce, togliendo il tempo all’avversario. E poi ogni volta che lo vedo migliora in un aspetto: una caratteristica dei grandi campioni. 

Che numeri vi aspettate in termini di presenze?

L’obiettivo è sempre quello di battere l’anno precedente e ci sono tutte le condizioni per riuscirci. La biglietteria sta andando molto bene. Mi piace ricordare l’apporto che danno alla manifestazione i bambini e i ragazzi delle scuole tennis: sono una parte importante del nostro successo e ciò che distingue Roma da altri Masters 1000. 

Qual è il suo sogno per gli Internazionali? Si parla addirittura di fare di Roma il quinto slam. 

Io credo che l’obiettivo di Roma, al momento, debba essere quello di diventare uno dei tornei Master 1000 più belli del mondo. Pian piano ci stiamo riuscendo, migliorandoci anno dopo anno. I giocatori sono sempre contenti di venire qua. Dobbiamo fare in modo che tennisti e pubblico apprezzino sempre di più la città e il torneo. Poi potremo sognare in grande, nella vita non si sa mai, bisogna farsi trovare preparati. 

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