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Pesce: i bimbi italiani ne mangiano poco, l’impatto sulla salute

pesce bambino
Adyen Articolo
Velasco25

Nella patria della dieta mediterranea i bambini mangiano troppo poco pesce. È quanto emerge da uno studio realizzato dal pediatra Italo Farnetani, che ne parlerà in un evento in programma sabato al Museo del mare di San Benedetto del Tronto.

“Il fatto è che – spiega a Fortune Italia lo studioso, ordinario di Pediatria all’United Campus of Malta e di recente insignito della medaglia di bronzo al merito della Sanità pubblica dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – si consuma il pesce una volta alla settimana, anche se sarebbero tre le porzioni raccomandate. Così fra gli under 18 si perdono 2 milioni e mezzo di porzioni al giorno, che equivalgono a 160.000 tonnellate di pesce non consumato all’anno”.

L’impatto sulla salute

“Questo determina sia un danno alla salute, perché ovviamente si perdono gli effetti benefici dell’assunzione di pesce, sia uno economico legato alle spese per curare malattie altrimenti prevenibili, oltretutto a basso costo. Infatti le alici – ricorda Farnetani – che sono il pesce ideale dei bambini perché si spinano con facilità, hanno un costo molto contenuto. Insomma, la mancata assunzione di pesce è il più diffuso squilibrio alimentare e nutrizionale presente in Italia”.

Stando al rapporto “Il mercato ittico dell’Ue” di Eumofa, nel 2023 la spesa delle famiglie italiane per i prodotti è stata di quasi 13 miliardi, a fronte di un totale di 62,3 miliardi di euro in tutta Europa.

I benefici del pesce nella dieta

Ma quali sono i benefici di questo alimento per i bambini (e non solo)? “Il pesce – risponde Farnetani – ha un basso contenuto calorico, perciò è una forma di prevenzione di sovrappeso, obesità e malattie metaboliche, in quanto abbassa il colesterolo e i trigliceridi. Sempre pensando ai bambini e agli adolescenti, questo alimento è una fonte di proteine di alta qualità, preziose perché garantiscono la formazione delle strutture dell’organismo. Inoltre il pesce contiene vitamine e sali minerali, tra cui la vitamina D che serve per la formazione delle ossa e quelle del gruppo B, in particolare la B12, importante per la formazione dei globuli rossi”.

Non solo: “Soprattutto il pesce azzurro è ricco degli acidi grassi Omega 3, essenziali perché aiutano a migliorare la salute di cuore, vasi e cervello, riducendo anche il processo infiammatorio e proteggendo la salute degli occhi e della retina”.

Insomma, si tratta di un alimento da inserire nel menù: “Solo nell’1% della popolazione dà allergia”, conclude il pediatra.

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