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Chi è Scott Bessent, la spalla di Donald Trump che prevede il futuro

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Velasco25 Articolo

Mentre Donald Trump scriveva sul suo Truth social il post con cui annunciava la sospensione di 90 giorni dei dazi, al suo fianco c’erano due persone: il segretario al Tesoro Scott Bessent e quello al Commercio Howard Lutnick.

Lo ha scritto lo stesso Lutnick sui social. Ma tra i due consiglieri, gli osservatori non hanno dubbi su chi abbia avuto più peso nella decisione di Trump: è stato Bessent, il più moderato dei consiglieri economici e quello che ha argomentato il dietrofront con i giornalisti, a mettere il Presidente davanti alla realtà dei numeri, a partire dalla catastrofica reazione dei mercati alla sua politica intransigente sui dazi.

È lui a guidare da qualche giorno le trattative con gli altri Paesi, con i primi progressi arrivati con Giappone e Corea Del Sud. Da ultimo, il dietrofront del presidente sui dazi ha avuto un enorme effetto benefico sui mercati e sulle speranze dei partner commerciali, con l’Europa che oggi ha optato a sua volta per una sospensione da 90 giorni dei suoi controdazi.

Il dietrofront di Donald Trump

Da bravo braccio destro, Bessent si è affrettato a dare tutti i meriti al suo capo, affermando che alla base della decisione di Trump c’era la grande capacità strategica dello stesso presidente, che aveva pensato sin dall’inizio a una sospensione.

Alla base della decisione, dice quindi Bessent, non c’era la pressione di Wall Street (con Trump che, all’opposto, si autoproclama un campione di ‘Main Street’) a partire dagli spettri di recessione sventolati da Goldman Sachs e dal potente capo di JpMorgan, Jamie Dimon.

I titoli di Stato

Secondari, secondo Bessent, anche i dati sui treasury, sui titoli di Stato americani, che invece secondo molti sono stati il vero campanello d’allarme per Trump: il decollo delle vendite e dei rendimenti del tresury a 10 anni ha rappresentato un’indicazione chiara degli effetti negativi delle sue decisioni sul debito e sull’economia americana reale, quella connessa a mutui e prestiti. Quella di ‘Main Street’, appunto.

La volatilità sul mercato obbligazionario statunitense ha perlomeno aggiunto ‘urgenza’ alla decisione del presidente, secondo Kevin Hassett, altro importante consigliere economico della Casa Bianca in qualità di direttore del Consiglio economico nazionale, in un’intervista alla Cnbc.

Da sottolineare anche che le scelte di Trump sui dazi hanno attirato le critiche bipartisan della politica americana (con il Congresso che si è mosso con una proposta di legge) e addirittura degli influencer di destra, come Joe Rogan e Ben Shapiro.

Il ruolo di Scott Bessent

Nonostante non se ne sia preso il merito, nessuno ha dubbi: è stato Bessent a consigliare il presidente, ed è lui a cercare di mettere ordine con il pubblico nelle decisioni della Casa Bianca.

Chi è Scott Bessent

L’esperienza da braccio destro di Trump – che lo scorso autunno è stato scelto per la poltrona di Segretario al Tesoro a scapito di Lutnick, spostato sul Commercio – è lunga e approfondita: ha avuto un ruolo simile per una trentina di anni con George Soros, guidando l’ufficio di Londra del suo fondo di investimento prima e, dopo una pausa di qualche anno, assumendo il ruolo di chief investment officer.

Le tante previsioni della colomba di Trump

È a Londra che Bessent ha fatto fruttare una delle previsioni più famose del suo ufficio: quella sul crollo della sterlina nel 1992, che ha fruttato un miliardo al fondo di investimento. Ha fatto una scommessa simile anche contro lo yen giapponese.

Nel giro di qualche anno (ha smesso di lavorare per Soros per mettersi in proprio nel 2015) è passato senza grossi problemi dal miliardario democratico per eccellenza al campione del Maga, ed è apprezzato anche da rappresentanti dell’ultradestra.

Anche Bessent, come il suo capo attuale e il precedente, è miliardario: ha donato per la campagna alle presidenziali di Donald Trump, e il suo hedge fund è diventato famoso per la scommessa del 2022 sulla durata dell’inflazione Usa oltre le previsioni della Fed.

Le capacità divinatorie di Bessent non sono infinite, e non tutte le sue iniziative sono sempre andate a gonfie vele: il valore degli asset sotto gestione del suo fondo ha raggiunto i 5 mld di dollari, ma è calato fino allo scorso anno, quando le scommesse di Bessent su Trump e la forza del dollaro ha ripagato gli sforzi del fondo, secondo quanto riportato da Reuters.

Già prima che Trump mostrasse al mondo il suo tabellone dei dazi mondiali, Bessent – che tra le altre cose è l’unica persona apertamente gay ad aver servito la Casa Bianca a questi livelli, oltre a Pete Buttigieg – aveva mostrato ancora una volta una certa capacità di previsione, consigliando un approccio più graduale per non provocare un cataclisma sui mercati.

Ha avuto ragione, e a lui sono state affidate le redini della politica sulle tariffe della Casa Bianca: già un paio di giorni fa il Financial Times scriveva che in una squadra funestata da tensioni e litigi (in questo i riflettori se li è presi Elon Musk, che ha offeso la mente dietro ai dazi, Peter Navarro) Bessent è emerso come una boa di salvataggio, aiutato dal veterano dell’Air Force Jamieson Greer.

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