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Generali ‘partner del Paese’ di fronte alle grandi sfide demografiche

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“La questione demografica e il cambiamento climatico sono sfide che mettono in evidenza il ruolo sociale degli assicuratori e noi intendiamo confermarci come solido partner del Paese”. Così Giancarlo Fancel, country manager e Ceo di Generali Italia, ha aperto i lavori dell’evento ‘Generali Partner del Paese sulle grandi sfide contemporanee”, ospitato a Roma dal Palazzo della Cancelleria. 

La solidità di Generali 

“I risultati ottenuti nell’ultimo triennio rafforzano la nostra leadership a livello nazionale – prosegue Fancel – e confermano la solidità di Generali in Italia, con una raccolta record di 32,1 miliardi di euro nel 2024. Abbiamo oltre 190 anni di storia all’insegna della protezione di famiglie, imprese e territori e vogliamo mettere questo patrimonio di esperienze, competenze e valori a disposizione di tutto il sistema. Nei prossimi tre anni – conclude il manager – continueremo a investire anche in innovazione, con oltre 325 milioni di euro su dati e intelligenza artificiale”. 

La necessità di sinergie tra pubblico e privato 

Nascite ai minimi storici, con un’emigrazione sempre più marcata e una popolazione che continua a invecchiare: è la trappola demografica in cui è caduto da tempo il nostro Paese e che si ripercuote ineluttabilmente sulla sostenibilità della spesa sociale.  

“In un contesto globale sempre più incerto, il mondo delle compagnie assicurative deve diventare una componente fondamentale di una nuova cultura della sicurezza sociale”, evidenzia la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone. “Una cultura che deve parlare soprattutto ai più giovani, che si approcciano a un mondo del lavoro fatto di percorsi incerti e discontinui. Dobbiamo consolidare un sistema pubblico che, in sinergia col privato, continui a garantire equità e universalità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “La crisi demografica che affrontiamo oggi è frutto anche dell’inazione e della mancanza di visione della politica, che perdurano ormai da decenni. Non saremo perdonati dalle future generazioni se non avremo il coraggio di affrontare queste sfide insieme, pubblico e privato, con maturità e superando ogni steccato ideologico”. 

Salute, welfare e previdenza

“I demografi distinguono tra invecchiamento dall’alto e invecchiamento dal basso. Il primo è dato dall’accresciuta longevità, il secondo dalla riduzione delle nascite”, spiega Agar Brugiavini, professoressa di Economia Politica all’università Ca’ Foscari di Venezia. “Il calo della natalità è sempre più allarmante. Siamo a 1,18 figli per donna fertile, ben inferiore al tasso di sostituzione di 2,1 figli, che garantirebbe la stabilità della popolazione”. Un dato fotografa in maniera evidente le evoluzioni demografiche del Paese negli ultimi 70 anni. Nel censimento del 1951, solo il 9% delle famiglie era composto da nuclei unipersonali. Nel 2022 il numero è salito al 37,4%. 

“Oggi il ruolo dell’assicuratore è centrale come non lo è mai stato in passato”, sottolinea Davide Passero, Ad di Alleanza Assicurazioni e country chief marketing & product officer di Generali Italia. “I rischi ambientali, digitali, di sopravvivenza sono tantissimi. Abbiamo una responsabilità sociale. Imprese e assicurazioni devono lavorare insieme e anche i media possono fare la loro per accrescere la consapevolezza sugli strumenti di previdenza integrativa. Ci stiamo spendendo molto per l’educazione finanziaria: per questo apprezziamo la scelta del governo di introdurre l’ora di educazione finanziaria nella scuola dell’obbligo. È un primo passo, ma è molto importante”.

Per Francesco Bardelli, chief health & welfare di Generali Italia, la domanda di prestazioni sanitarie “è cresciuta nel tempo. Questo aumento mette sotto pressione l’attuale Servizio sanitario nazionale, che fatica a garantire tempi di risposta adeguati e un accesso uniforme alle cure in tutto il Paese. Il privato e la sanità integrativa possono alleggerire il carico del sistema sanitario, coprendo una serie di prestazioni non incluse nei Lea”. 

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