Nel panorama dell’alta orologeria italiana, il nome di Tony Parise risuona come sinonimo di professionalità e visione innovativa.
Fondatore di Elysium Luxury, azienda ormai leader nel settore, Parise si è distinto per la sua capacità di interpretare e valorizzare un segmento del mercato spesso frainteso: quello del reseller.
In un’intervista approfondita, ha voluto gettare luce sul ruolo strategico del commerciante di orologi, una figura ancora troppo spesso associata a stereotipi negativi e a etichette come “traffichino speculatore”.
Il commerciante di orologi: un ruolo fondamentale
Tony Parise spiega con chiarezza come il commerciante di orologi non rappresenti un mero intermediario, ma l’anello di congiunzione imprescindibile tra le maison produttrici e i collezionisti. “Non è assolutamente così che si debba vedere il nostro lavoro,” afferma, difendendo la professionalità del settore.
Secondo Parise, il commerciante agisce da facilitatore, garantendo che le creazioni di prestigiose case orologiere possano giungere a un pubblico sempre più esigente e informato.
Per rendere più comprensibile questa dinamica, il fondatore di Elysium Luxury ricorre a una metafora naturalistica: “Se le maison sono i ghiacciai e i collezionisti il mare, noi commercianti di orologi siamo i fiumi che fanno confluire le produzioni dei ghiacciai nel mare.”
Questa immagine, suggestiva e immediata, evidenzia come il commerciante sia in grado di canalizzare la produzione in eccesso o in situazioni di crisi di fornitura, trasformandola in una risorsa preziosa per chi cerca pezzi unici e di grande valore.
Il mercato del resale in evoluzione
Il settore del resale nel mondo dell’orologeria sta vivendo una fase di notevole espansione. La crescente richiesta di orologi di lusso, intesi sia come oggetti di bellezza che come strumenti di investimento, ha spinto numerosi appassionati e investitori a rivolgersi ai reseller.
Tony Parise evidenzia che, in un contesto in cui le maison produttrici possono occasionalmente trovarsi a fronteggiare crisi di fornitura, il ruolo dei commercianti diventa ancora più strategico.
La capacità di “convogliare” l’offerta verso un mercato sempre più vasto e variegato rappresenta una risorsa fondamentale. Nonostante ciò, il settore è costretto a operare in un contesto normativo ancora poco definito, in particolare per quanto riguarda gli orologi che non contengono metalli o gemme preziose.
Questa lacuna normativa, secondo Parise, espone anche operatori inesperti a rischi considerevoli, costringendoli a gestire ingenti somme di denaro senza il supporto di organismi regolatori.
Criticità e prospettive regolatorie
Tony Parise non nasconde le difficoltà che il commercio di orologi deve ancora affrontare. In particolare, la mancanza di una regolamentazione chiara permette a giovani imprenditori di entrare nel mercato senza le competenze necessarie, mettendo così a repentaglio i propri investimenti.
“Io stesso agli inizi ho dovuto avventurarmi in questo settore senza alcun appoggio da organismi riconosciuti,” racconta Parise, sottolineando come questa realtà abbia spinto molti a rischiare in un ambiente che spesso “brancola nel buio”.
Tuttavia, l’orizzonte appare luminoso: il fondatore è convinto che, con il tempo, il governo prenderà coscienza dell’importanza di questo settore e interverrà per stabilire normative precise. Parise ipotizza la nascita di un organo regolatore e mediatore, simile a quanto già avviene nel campo degli agenti immobiliari.
Attualmente, esistono strumenti di mediazione come l’Oam, che però si occupano prevalentemente della gioielleria e non coprono integralmente il commercio di orologi.
Una regolamentazione più ampia e specifica potrebbe dunque garantire una maggiore sicurezza sia agli operatori sia ai collezionisti, favorendo uno sviluppo equilibrato e sostenibile del mercato.
L’impatto economico e culturale del settore
Oltre al ruolo mediatico e normativo, Tony Parise sottolinea l’importanza economica del commercio di orologi. Questo settore non solo alimenta l’economia dello stato, ma rappresenta anche un vero e proprio piano di accumulo per molte famiglie italiane.
Sempre più investitori vedono negli orologi di lusso non solo un oggetto di prestigio, ma un solido bene rifugio, capace di preservare il valore nel tempo.
In conclusione, Parise ribadisce che il vecchio retaggio del “traffichino speculatore” è ormai destinato a rimanere un ricordo del passato.
Con professionalità, trasparenza e una visione chiara, il commerciante di orologi sta tracciando la strada verso un futuro regolamentato e riconosciuto ufficialmente, in cui la figura del reseller sarà celebrata come un pilastro dell’alta orologeria italiana.
La speranza è che, con l’introduzione di normative adeguate, il settore possa continuare a crescere, offrendo sicurezza e opportunità a tutti gli attori coinvolti.
Tony Parise, con la sua esperienza e la sua visione, ha tracciato una rotta chiara per un mercato in evoluzione, invitando istituzioni e operatori a guardare al futuro con rinnovato ottimismo e consapevolezza.
La trasformazione del settore del resale rappresenta non solo una sfida, ma anche una grande opportunità per valorizzare l’arte orologiera italiana e consolidare un’economia basata sulla passione, l’eccellenza e la professionalità.