Il portafoglio crypto del presidente Donald Trump continua a crescere. Il suo progetto crypto, World Liberty Financial, ha lanciato una stablecoin, ovvero un token ancorato a una valuta fiat come il dollaro statunitense. A differenza di Bitcoin o Ethereum, che possono aumentare o diminuire del 10% in poche ore, le stablecoin sono progettate per non subire fluttuazioni. Questo viene garantito creando una riserva, solitamente in contanti o titoli di Stato, che sostiene la stablecoin con un rapporto uno a uno.
Le stablecoin possono fungere da equivalente del contante e sono particolarmente popolari tra i trader perché offrono un rifugio dalla volatilità. Inoltre, non richiedono agli investitori di convertire le criptovalute in valuta fiat. Le due stablecoin più grandi sono USDT e USDC, con capitalizzazioni di mercato di circa 143 miliardi e 60 miliardi di dollari, rispettivamente.
Perché la famiglia Trump dovrebbe lanciare la propria stablecoin?
Le stablecoin rappresentano un grande business. Tether, l’azienda dietro USDT, ha dichiarato di aver registrato un profitto di 13 miliardi di dollari nel 2024, secondo un bilancio finanziario non certificato. Circle, l’azienda dietro USDC, starebbe invece pianificando di quotarsi in borsa.
Tether e Circle sostengono le loro stablecoin, ancorate al dollaro USA, con titoli di Stato americani. Sebbene i detentori di stablecoin non ricevano interessi, gli emittenti possono guadagnare fino al 5% dai rendimenti dei Treasury. È una fonte di profitto facile: Tether ha incassato miliardi con appena 100 dipendenti ad agosto. Per fare un confronto, Cisco, il colosso delle telecomunicazioni, ha avuto bisogno di 90.000 dipendenti per generare 12,6 miliardi di dollari di profitto.
Cos’è World Liberty Financial?
Annunciato ad agosto, World Liberty Financial è uno dei progetti crypto di Trump, insieme a NFT e un memecoin. Il progetto è incentrato sulla DeFi (finanza decentralizzata), un settore che mira a replicare i servizi bancari tradizionali—come prestiti e finanziamenti—sulla blockchain.
I piani di World Liberty Financial restano vaghi. La piattaforma non è ancora stata lanciata e il suo sito web fornisce pochi dettagli. Il “gold paper” del progetto afferma che intende diventare un hub per l’accesso a una suite di applicazioni DeFi, tra cui prestatori decentralizzati e exchange di criptovalute. Trump è indicato come “Chief Crypto Advocate”.
Cosa ha fatto finora World Liberty Financial?
Il prodotto di World Liberty Financial è ancora avvolto nel mistero, ma ha già permesso alle persone di acquistare la propria criptovaluta: $WLFI. Il token consente agli utenti di votare su determinate proposte di governance della futura piattaforma DeFi, secondo quanto riportato nel gold paper.
Gli investitori si sono riversati sulla criptovaluta della famiglia Trump. Martedì, il progetto ha annunciato di aver raccolto 550 milioni di dollari dalla vendita di token. Esperti di etica hanno sollevato preoccupazioni sul potenziale uso della criptovaluta per esercitare influenze indebite. Ad esempio, alcuni critici hanno evidenziato il caso di Justin Sun, attualmente sotto inchiesta dalla Securities and Exchange Commission, che ha acquistato pubblicamente 75 milioni di dollari in token WLFI.
Chi è coinvolto in World Liberty Financial?
Tra i partecipanti al progetto figurano membri della famiglia Trump, fedelissimi e sviluppatori crypto. I figli del presidente—Barron, Eric e Donald Jr.—sono stati nominati “Web3 Ambassadors” di World Liberty Financial. Steve Witkoff, magnate immobiliare e sostenitore di Trump, è elencato come cofondatore insieme ai suoi due figli, Alex e Zach.
Anche due sviluppatori DeFi, Zak Folkman e Chase Herro, figurano tra i cofondatori. La coppia ha precedentemente lavorato al progetto crypto Dough Finance, che ha subito un attacco hacker da 2 milioni di dollari a luglio.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com.
