Liscia, leggermente frizzante o ricca di bollcine? Secondo le stime ogni italiano consuma in media 208 litri di acqua in bottiglia all’anno per idratarsi, spegnere la sete e fare il pieno di liquidi e minerali persi con lo sport. E questo nonostante la salubrità e la sicurezza di quella del sindaco.
Se niente sembra più facile che bere un bicchier d’acqua, anche su questo tema proliferano le bufale. A mettere in guardia gli italiani, in occasione della Giornata Mondiale dedicata a questo elemento, sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici). Che hanno messo sotto la lente i titoli che attribuiscono all’acqua frizzante poteri dimagranti. Ma è davvero così?
Lo studio giapponese sull’acqua gassata
La stampa “sta rilanciando uno studio giapponese nel quale si afferma che l’acqua gassata riduca i livelli di uno zucchero, il glucosio, nel sangue. Occorre però fare chiarezza: l’articolo fornisce solo una nuova ipotesi e non presenta dati sperimentali.
L’autore ripropone uno studio di vent’anni fa sul metabolismo degli zuccheri durante l’emodialisi, un trattamento per chi soffre di insufficienza renale. Secondo le conclusioni dell’articolo, la digestione dell’acqua frizzante, cioè ricca di anidride carbonica (CO₂), “consumerebbe” il glucosio, favorendo la perdita di peso”, affermano i dottori anti-bufale.
Attenti al condizionale
Il fatto è, puntualizzano i ricercatori di fakenews, che “lo stesso autore conclude che la quantità di anidride carbonica nell’acqua frizzante è così piccola che difficilmente potrebbe comportare perdita di peso né un’accelerazione del metabolismo. Inoltre, si sottolinea come non siano ancora note le eventuali conseguenze a lungo termine” di un simile approccio.
“Si conoscono invece gli effetti collaterali più immediati causati da un consumo eccessivo: gonfiore addominale e, in alcuni casi, disturbi della digestione come la sindrome dell’intestino irritabile o la malattia da reflusso gastroesofageo. L’acqua frizzante, insomma, non è una soluzione per perdere peso, e inoltre non esiste una tipologia di acqua preferibile durante una dieta”, chiariscono i medici.
L’effetto sulla sazietà e la grelina
Il gas nell’acqua può dare la sensazione di sazietà. “Non basta, però, a confermare che un eventuale dimagrimento dipenda proprio dalla quantità di acqua bevuta. Alcuni studi hanno provato a dimostrare che le acque gassate permangono più a lungo nello stomaco, rispetto a quelle naturali, ma non è così: tutte le tipologie di acqua lasciano lo stomaco alla stessa velocità”, chiariscono gli esperti.
Secondo altre ricerche poi l’anidride carbonica causerebbe la produzione di grelina (il cosiddetto “ormone della fame”), capace di stimolare l’appetito. Anche in questo caso, si tratta di conclusioni relative a esperimenti compiuti in laboratorio, su piccoli animali, senza effetti rilevanti sull’uomo.
I benefici dell’acqua
Al di là della questione relativa al peso, giova ricordare che l’acqua è essenziale per il benessere fisico e cognitivo, aiuta a regolare la temperatura corporea e favorisce l’assorbimento dei nutrienti. “Bere durante i pasti, per fare un esempio, aiuta a digerire e facilita l’evacuazione”, ricordano i dottori anti-bufale.
Ma, per la gioia di chi preferisce quella liscia, l’unica particolarità dell’acqua frizzante è l’anidride carbonica, aggiunta durante l’imbottigliamento o già presente alla fonte. Che però non aiuta a dimagrire, almeno stando a ciò che oggi sappiamo grazie alla ricerca.