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LVMH a Roma cerca ‘mani intelligenti’ per 280 mestieri del lusso

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Velasco25 Articolo

Dagli orafi ai gemmologi, passando per i make-up artist, gli orologiai e i pellettieri e arrivando fino ai bartender e ai concierge. Sono 280 i mestieri d’eccellenza che il colosso del lusso LVMH sta cercando nel nostro Paese. “Mani intelligenti e preziose”, come le ha ribattezzate il Ceo di Bulgari Jean-Christophe Babin, parlando ai giovani ospiti della prima tappa del tour ‘You and Me’ che arriva dalla Francia e, dopo quella di Roma, prevede due date a Firenze.

Obiettivo? “Sensibilizzare i giovani rispetto a questi mestieri, troppo a lungo dimenticati, formare i talenti e alla fine reclutarli per i nostri bisogni”, sintetizza Alexandre Boquel, direttore Mestieri d’Eccellenza LVMH, che si è detto conquistato dall’accoglienza della Capitale, mentre un migliaio di ragazzi e ragazze si alternava negli stand, parlando con maestri artigiani, ammirando piccoli capolavori e sognando un futuro nel settore.

Un momento della kermesse LVMH a Roma

La kermesse LVMH a caccia di talenti

Dopo aver attratto oltre 7.500 persone in 4 città francesi, il tour nella sua terza edizione italiana debutta per la prima volta a Roma, sede di alcune delle maison più celebri del gruppo, da Bulgari a Fendi.

Che accoglienza avete avuto? “È stupendo. Abbiamo iniziato questo tour due anni fa e siamo stati a Firenze, Napoli, Novara, Padova: qui è la prima volta, ma non potevamo non esserci, perchè abbiamo aziende nate qui”, dice Boquel a Fortune Italia. Il manager si dice affascinato dalla marea di ragazzi che hanno risposto alla chiamata, anche “pensando al mio percorso: quando avevo 12 anni non sapevo cosa fare e praticamente e non conoscevo questi mestieri”.

“A scuola mi parlavano di ingegnere, dottore, avvocato”, ricorda. Il silenzio sull’artigianato rischia di far scomparire professioni uniche. Preziose per le imprese e per l’economia di Paesi come l’Italia, che esporta eccellenza. “Per me è davvero bello vedere tutti questi giovani entusiasti di scoprire questi mestieri e, forse, iniziare carriere che sono ricche di opportunità e creatività”.

Alexandre Boquel direttore
Alexandre Boquel, direttore Mestieri d’Eccellenza LVMH

I mestieri più ricercati dalle maison del gruppo LVMH

“In questo momento – aggiunge – cerchiamo molto nuovi talenti nella client experience, quindi persone che sappiano vendere i prodotti delle nostre maison”. E i mestieri più gettonati dai ragazzi? “Lo stilista, ma anche l’orologiaio per i maschi e l’oreficeria per le ragazze. Al quarto posto sartoria e pelletteria. Ma devo dire che la figura del make-up artist sta salendo molto negli ultimi anni fra la Generazione Zeta”.

Dal canto suo, Boquel vorrebbe veder crescere anche i mestieri legati alla produzione di calzature. “Non riusciamo a convincere i ragazzi a dedicarsi a queste professioni, che pure portano a realizzare prodotti incredibili. Forse perchè il trionfo delle sneakers ha messo in ombra le scarpe più chic. Ma ora questa tendenza sta cambiando e ritorniamo sulle calzature eleganti”.

Un ecosistema del gusto

Protagonisti oggi a Roma “i mestieri del bello, e non c’è posto migliore: qui abbiamo una  testimonianza dell’educazione al buon gusto, all’arte e al senso estetico che accompagna noi italiani ogni giorno della nostra vita – sorride Toni Belloni, advisor di LVMH e Ceo di LVMH Italy – La manifattura italiana di alta qualità nasce dalle corporazioni artigianali e si è sviluppata nei secoli per diventare quella magnifica realtà che sono i distretti industriali italiani, diffusi sul territorio e con dei ‘saper fare’ dedicati e molto specifici, come l’arte orafa a Valenza Po, ad Arezzo e a Roma, la pelletteria in Toscana, la sartoria a Parma, in Lombardia, a Roma, o le calzature nel Veneto, nelle Marche e a Napoli. La manifattura è una grande forza del mercato e dell’industria dei beni di lusso. Noi abbiamo 60 manifatture diffuse sul territorio, con oltre 15.000 persone che ci lavorano. Sono degli stabilimenti bellissimi e di cui siamo estremamente fieri”.

Un momento della kermesse, con Toni Belloni, Federico Mollicone e Jean-Christophe Babin

Belloni, sottolineando poi la vocazione all’innovazione del settore, si dice anche convinto dell’importanza di attirare “le nuove generazioni, quelle che ci faranno migliorare”.

Le opportunità

“L’Osservatorio di Altagamma dice che nei prossimi cinque anni ci sarà bisogno di quasi 300.000 nuovi assunti nel settore, un numero impressionante”, ricorda Belloni.

Ecco anche perchè il gruppo è così attivo sul fronte della formazione, come rivendica Babin. “Siamo riusciti a formare negli ultimi 15 anni quelle che io chiamo delle mani intelligenti. Le iniziative di formazione e le assunzioni sono necessarie, in quanto l’azienda è cresciuta moltissimo. Dal 2017 a oggi – rivendica il numero uno di Bulgari – abbiamo creato 1.800 nuovi posti di lavoro, per il 90% giovani. Mani intelligenti, ma anche preziose, perchè siete sempre meno”, dice il manager ai ragazzi, confidando la sua meraviglia perchè, “quando vado nei laboratori, vedo persone che creano bellezza”.

I numeri LVMH in Italia

Sono 17.989 i dipendenti del gruppo, tra i quali più di 7.000 nei Mestieri d’Eccellenza LVMH, con 279 negozi e 66 siti produttivi.

L’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza

Nel corso dell’evento, tanto spazio ai ‘gioielli’ dei sei settori di attività del gruppo, ma anche padiglioni immersivi per esplorare i diversi mestieri con l’aiuto di ‘virtuosi’, artigiani selezionati attraverso un programma interno come simbolo delle rispettive arti. Ma anche esperienze di realtà virtuale e uno spazio dedicato ai corsi gratuiti di LVMH.

Sono oltre 30 le opportunità di formazione offerte dall’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza in Italia, attraverso il quale il gruppo offre opportunità ai giovani e a persone interessate a reinventarsi una carriera senza limiti di età, ma in modo mirato (per informazioni sui programmi di formazione e sulle posizioni aperte youandme.lvmh.it.). Questo perchè, una volta formate, le ‘mani intelligenti’ vengono inserite all’interno del gruppo.

Con Excellent!, invece, LVMH fa orientamento nelle scuole medie e superiori italiane, presentando ai ragazzi opportunità alle quali magari non pensavano e coinvolgendo 20-30 scuole ogni anno. “In queste occasioni – spiegano dall’Istituto, che nel 2024 ha orientato 1.300 studenti – i giovanissimi possono mettersi alla prova e realizzare anche piccoli prodotti”.

Un’alleanza “nel nome della bellezza e del saper fare” salutata con entusiamo da Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura, che invita i giovani italiani ‘eredi’ di maestri della bellezza come Leonardo da Vinci a credere in se stessi, ma anche “in uno Stato, un Governo e un Parlamento che credono nella forza dei mestieri”.

La crisi del lusso

Infine una riflessione sul particolare momento che sta vivendo il lusso. Per il direttore Mestieri d’Eccellenza LVMH la crisi di questi anni “è un momento di riflessione. Importante, perché la volontà del gruppo è quella di assicurare la qualità, di portarla avanti ed essere sicuro di avere creativi in grado di realizzare prodotti speciali, unici, capaci di sedurre i nostri clienti”. Qualcuno di questi creativi magari oggi era al Salone delle Fontane.

LVMH, vendite meglio del previsto: la fine della crisi del lusso è vicina?

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