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Papà: ecco l’identikit dei padri autorevoli

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Adyen Articolo
Velasco25

Nell’epoca in cui il dibattito sugli stili genitoriali oscilla tra la durezza della mamma tigre e l’approccio più soft di quella panda, che mette l’autonomia di un bambino al centro dell’attenzione, come sintetizzare le virtù necessarie ai moderni papà?

“Se pensiamo al mondo animale, un esempio perfetto per impersonare il padre autorevole, capace di stabilire le regole senza essere un tiranno, non esiste. E questo perché il padre autorevole è dotato di leadership e capacità organizzative, ma nello stesso tempo deve essere affettuoso, vicino al bambino e all’adolescente, ma soprattutto deve dare sicurezza”. Parola di Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta, che però in occasione della Festa del papà ha in mente un animale ‘totemico’ per il padre autorevole.

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Le competenze del papà autorevole

“Questa figura di genitore ha la capacità di condizionare l’ambiente e di non subirlo, ma sa anche parlare e ascoltare il figlio o la figlia, coinvolgendo l’intera famiglia nella vita quotidiana. Sa mettere dei limiti, i famosi paletti che indicano la strada da seguire, che sono un sicuro punto di riferimento per i figli. Perciò il papà deve essere anche un buon navigatore, dotato di bussola“, dice a Fortune Italia il pediatra e divulgatore, autore di numerosi volumi dedicati allo sviluppo dei bambini.

Un cane di grossa taglia

Qual è allora l‘animale che racchiude tutte queste componenti? “Non esiste, anche perché a madre e padre sono richieste competenze che gli animali non posseggono. Però se vogliamo fare questo gioco, accosterei la figura del papà autorevole a un cane, ma buono e di grossa taglia”, continua il pediatra.

“Questo perchè il cane è l’amico dell’uomo per eccellenza e sa creare un rapporto molto forte con gli esseri umani, tanto che i veterinari e i pediatri commentano fra loro che alla fine il padrone di un cane spesso ha le stesse problematiche di un genitore nei confronti del figlio”.

Ma vediamo meglio le caratteristiche del papà cane. Abbaia ma non morde, scherza Farnetani. Sa custodire la sua famiglia ed è capace di creare un legame molto forte con i suoi componenti, anche ‘cuccioli’. Non si imbarazza nel dimostrare il suo affetto e nel prendersi cura di chi ama.

“Qualcuno potrebbe dire: ma ci sono cani mordaci e anche papà violenti. Sì, però sono una minima parte. Un padre violento un bambino se lo ritrova e, in questo caso, devono essere famiglia e società a proteggere i più piccoli. Dimenticavo: deve essere di grossa taglia perché il papà deve dare un’idea di forza e sicurezza mentre insegna al figlio a conoscere le proprie radici e a dispiegare le sue ali nel mondo”.

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