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Auto elettriche, Byd in Europa: Italia in lizza per un terzo impianto

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“Byd intende localizzare in Europa nuovi impianti. Il processo di selezione del terzo stabilimento è cominciato e terminerà per la fine dell’anno ma per ora non ci sono decisioni definitive”. Ad affermarlo è  Alfredo Altavilla, Special Advisor Europa di Byd, durante un evento promosso da #ForumAutoMotive a Milano.

Stando alle sue parole, l’Italia sarebbe tra i candidati: “Nelle scorse settimane abbiamo approfondito la conoscenza dei fornitori di componentistica italiana e la proprietà cinese ne ha apprezzato il livello di competenza”. Dopo Ungheria e Turchia, il colosso cinese potrebbe quindi puntare sul nostro Paese. “Certo è – sottolinea però Altavilla – che sarà difficile localizzare uno stabilimento in Paesi che non sono friendly nei confronti delle auto cinesi e l’Italia ha votato a favore dei dazi“. Anche se, per il manager, “tutto può ancora cambiare e sarebbe auspicabile trovare modi di collaborazione tra player cinesi ed europei”.

Byd ha già siglato contratti con Brembo, Pirelli e Prima Industrie per la fabbrica in Ungheria, che in autunno avvierà una prima produzione di modelli. “Non imporremo comunque di delocalizzare le proprie attività, collocandosi nell’immediata prossimità dei nostri impianti”, ha sottolineato Altavilla.

Intanto, mentre il titolo Tesla ha vissuto ieri un’altra giornata difficile a Wall Street, l’azienda cinese si festeggia il suo +85% messo a segno in un anno, avendo toccato a Hong Kong il massimo storico sulla scia dell’entusiasmo suscitato dall’annuncio di una nuova tecnologia in grado di cambiare l’ecosistema delle vetture elettriche.

Il fondatore del gruppo cinese, Wang Chuanfu – ormai il principale concorrente globale di Elon Musk per le auto a zero emissioni – ha fatto sapere di avere sviluppato una tecnologia in grado di ricaricare i suoi veicoli elettrici con la stessa rapidità con cui si riempie un’auto di benzina. Secondo Wang il nuovo sistema di ricarica – che è condizionato a una rete di fornitura super-potente da 1.000 kilowatt – potrebbe aggiungere circa 400 km di autonomia in cinque minuti e sarà disponibile sulla nuova berlina Han L e sul suv Tang L, in vendita a partire da aprile.

La mossa del gruppo di Shenzhen mira a rispondere alla cosiddetta ‘ansia da autonomia’ che colpisce i conducenti di auto elettriche, fino a oggi vincolati a lunghe attese per la ricarica delle vetture.

Il boom del titolo di Byd, che annovera la Berkshire Hathaway di Warren Buffett fra i principali investitori esteri, arriva poche settimane dopo un altro successo tecnologico, ovvero il rilascio di un sistema di guida autonoma avanzato e gratuito, il ‘God’s Eye’ (letteralmente l’Occhio di Dio), prossimamente sulla gamma futura del brand.

Tesla, in ritardo con il lancio di nuovi modelli e sotto pressione sul fronte vendite per le ripercussioni dell’impegno politico di Elon Musk, ha dunque il fiato sul collo. Il primato di Byd nel settore delle vetture elettriche sta aumentando: nei primi due mesi del 2025, il marchio ha coperto circa il 27% della produzione cinese di veicoli elettrici a batteria, con vendite per oltre 405 mila unità. Sono poi targate Byd – che guarda a nuove fabbriche non solo in Europa ma anche in Sud America – il 16 % delle oltre 900.000 vetture esportate da marchi cinesi nei primi due mesi dell’anno.

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