Uno spazio di confronto tra pubblico e privato, per promuovere politiche industriali sugli investimenti: è l’Italian Investment Council, l’evento organizzato da Remind – l’associazione per le buone pratiche dei settori produttivi – che ha avuto luogo a Roma a Palazzo Ferrajoli.
“Coesione e alleanze sono fondamentali per governare una nazione, dobbiamo dialogare con le categorie produttivi, le parti sociali e gli investitori, perché per distribuire ricchezza bisogna produrla aumentando la produzione, altrimenti non si fa altro che distribuire povertà”, ha esordito la viceministra del Lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, che ha aperto i lavori insieme al presidente di Remind e Cavaliere di Gran Croce Paolo Crisafi. “Per capitalizzare il talento italiano dobbiamo puntare sulla crescita economica e sugli investimenti. Con la legge di bilancio – prosegue la viceministra – abbiamo destinato risorse straordinarie per favorire l’inclusione lavorativa, soprattutto delle donne e dei più giovani”.
Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea degli investimenti, ricorda il prezioso apporto fornito dall’istituto al nostro Paese. “La Bei ha sempre puntato molto sull’Italia: nella sua storia ha investito 279 miliardi di euro, di cui 58 negli ultimi cinque anni. Ma siamo anche la banca del clima dell’Unione europea. Il 50% delle nostre attività deve avere un contenuto a favore dell’azione climatica. Produzione di rinnovabili, efficientamento energetico, ricerca e sviluppo: sono queste le tre direttrici della nostra azione”.

“Ci sono solo due modi per crescere: con la demografia o con la produttività. Se la prima si inceppa, come sta avvenendo in Europa, rimane la produttività, che al 95% è data dall’innovazione tecnologica. La digitalizzazione dell’economia allora diventa cruciale”, sottolinea Bruno Rovelli, Chief investment strategist di Blackrock Italia. Rovelli passa in rassegna alcune delle grandi questioni globali, fra cui la complessità dell’attuale quadro geopolitico. “Siamo passati da un mondo integrato a un mondo parcellizzato. Oggi le aziende non possono ignorare le questioni geopolitiche. Viviamo in un’epoca che richiede grandi investimenti. L’accesso al mercato privato dei capitali diventerà nei prossimi anni un fattore competitivo discriminante”.
Simona Camerano, responsabile scenari economici e strategie settoriali di Cassa depositi e prestiti, ricorda il contributo di Cdp nel supportare la crescita sostenibile del Paese. “Il nostro obiettivo è sostenere le imprese, le infrastrutture e i territori. Nell’ultimo triennio abbiamo messo in campo risorse per 64 miliardi di euro, attivando investimenti per il doppio di questa cifra. Nei prossimi tre anni puntiamo a mobilitare 81 miliardi, che dovrebbero generare investimenti per 150 miliardi di euro”.
Per favorire gli investimenti e di riflesso la crescita del Paese, bisogna accrescere le competenze finanziarie degli italiani, spesso insufficienti. Lo sa bene Marcello Presicci, presidente advisory board della Fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio. “L’Italia è un popolo di risparmiatori, ma non di grandi investitori. Abbiamo circa 1.200 miliardi fermi sui conti correnti degli italiani, che vengono erosi dall’inflazione. Il 40% della popolazione dichiara di non avere le competenze finanziarie necessarie: la Feduf è impegnata in prima linea per contribuire a colmare questo gap”.
Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, ha fatto recapitare un messaggio al consesso dell’Italian Investment Council. “Il sostegno alle imprese e agli investimenti è una priorità assoluta del Governo e dell’azione del ministero degli Esteri”, spiega Tajani. “La mia azione di politica estera sta mettendo al centro il dialogo per stimolare la pace e la crescita economica. I risultati di questo impegno già si vedono: abbiamo raggiunto i 626 miliardi di export ma non ci accontentiamo. L’obiettivo è tagliare il traguardo dei 700 miliardi entro fine legislatura. Per questo abbiamo messo in campo una strategia precisa, puntando sull’internazionalizzazione e sul rilancio delle esportazioni per valorizzare le eccellenze”.
Per Serafino Sorrenti, chief information security officer della presidenza del Consiglio, oggi “la sicurezza del dato è fondamentale. L’Italia è messa bene: siamo terzi al mondo per potenza di calcolo dopo Stati Uniti e Giappone. Il Governo sta lavorando per diventare sempre più l’hub dell’Ue per i cavi sottomarini. Non molti sanno che il 17% dei dati Internet globali passa per i cavi italiani”.
“Il Governo sta portando avanti una battaglia quotidiana per attrarre il maggior numero di investimenti”, dichiara Renato Loiero, consigliere per le Politiche di bilancio del presidente del Consiglio. “Ne è la riprova l’accordo economico siglato con gli Emirati Arabi, che investiranno in Italia 40 miliardi di dollari”.