Il calo del mercato auto è generale, in Europa: secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, a gennaio sono state immatricolate 995.271 auto, il 2,1 per cento in meno dello stesso mese del 2024.
Tra tutti i Gruppi, da evidenziare il risultato di Stellantis, che nell’area EU + EFTA + UK ha raggiunto una quota di mercato del 15,5%, con 154,079 autovetture vendute, e ha registrato un calo del 16% rispetto a gennaio 2024.
Nell’Unione europea Stellantis ha raggiunto una quota di mercato del 16,1% con 133.506 immatricolazioni, in calo del 17,9% su anno, sempre secondo le rilevazioni. Intanto Reuters riporta che al centro delle strategie di Stellantis, alla ricerca del suo Ceo, ci sarebbe l’elevato numero dei suoi marchi, tra i quali si starebbe cercando di fare ordine.
Il crollo di Tesla
Il dato di Tesla è interessante: mentre aumenta la quota dei veicoli elettrici, le vendite del marchio più associato con i veicoli a batteria crollano. L’azienda di Elon Musk ha venduto solo 9.900 auto in Europa lo scorso mese. Secondo i dati Acea questo significa un crollo del 45%. Adesso Tesla ha l’1% delle vendite, in calo dall’1,8%. L’esposizione ‘politica’ del fondatore Elon Musk, insomma, non sembra aver premiato la sua creatura.
Calo in Francia, Italia e Germania
Guardando a tutto il mercato, il dato è particolarmente pesante per i tre maggiori mercati dalla Francia (-6,2%) all’Italia (-5,8%) e alla Germania (-2,8%). Solo la Spagna ha registrato un aumento del 5,3%.
Aumento delle elettriche
I dati mostrano anche una progressiva ‘elettrificazione’ del mercato visto che i veicoli a batteria (BEV) hanno rappresentato il 15% del totale – pari a 124.131 unità – con un balzo rispetto al 10,9% di gennaio 2024.
Secondo Antonio Sileo, Programme director del Programma di ricerca Sustainable Mobility (SuMo) presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, “come ormai noto quest’anno la quota di mercato delle vetture elettriche dovrebbe di molto aumentare, pena salatissime sanzioni a carico dei costruttori di automobili. In effetti, la quota di mercato delle vetture elettriche immatricolate nei 27 Paesi dell’Unione a gennaio è cresciuta fino al 15%, ma per evitare le sanzioni, sempre in media, mancano almeno 10 punti percentuali”. Considerato il calo delle immatricolazioni totali del 2,6%, “se i prossimi mesi dovessero confermare questa tendenza si andrebbe verso il lose-lose-lose, si avrebbe, cioè, una tripla perdita: non si eviterebbero le multe, si venderebbero meno vetture e si decarbonizzerebbe meno lo stock di auto su strada”.
Gli altri dati
Sempre più graditi poi i modelli ibridi che a gennaio hanno sfiorato il 35% del mercato tornando a essere i preferiti dagli acquirenti di auto nell’UE. A gennaio, le immatricolazioni di questo tipo di modelli sono aumentate del 18,4%, spinte da una crescita significativa nei quattro mercati più grandi: Francia (+52,2%), Spagna (+23,5%), Germania (+13,7%) e Italia (+10,6%).
Il totale è di 290.014 unità immatricolate nel primo mese del 2025. In calo invece la quota di mercato combinata di auto a benzina e diesel scesa al 39,4% a gennaio 2025 (48,7% un anno fa).
Sul fronte delle elettriche pure Acea segnala come tre dei quattro mercati più grandi della regione, che insieme rappresentano il 64% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato consistenti incrementi a due cifre: Germania (+53,5%), Belgio (+37,2%) e Paesi Bassi (+28,2%), mentre la Francia ha visto un leggero calo dello -0,5%.
In calo anche le immatricolazioni di elettriche ibride plug-in scese dell’8,5% a 61.406 unità pari a una quota di mercato del 7,4%.
La classifica dei costruttori
A livello di gruppi automobilistici, il primo posto resta di Volkswagen che ha immatricolato 229.898 vetture, con un aumento annuo del 5,6% e una quota salita al 27,7%. Alle sue spalle Stellantis recupera il secondo posto nonostante un calo del 17,9% e 133.506 immatricolazioni (quota del 16,1%). Al terzo posto il gruppo Renault, cresciuto del 5% a 90.362 unità e una quota del 10,9%.