Parte oggi la Milano Fashion Week dedicata alla moda donna. Dopo le collezioni maschili presentate a gennaio, fino al 3 marzo la capitale italiana della moda ospiterà sfilate ed eventi per un totale di 153 appuntamenti rivolti principalmente al womenswear.
Ad aprire le danze del grande evento organizzato dalla Cnmi – Camera nazionale della moda italiana sarà Gucci, alle 15.00: il brand fiorentino dopo l’addio del direttore creativo Sabato De Sarno si affiderà al team creativo per presentare la sfilata co/ed. Alle 18.00 è invece atteso il debutto di Lorenzo Serafini alla guida di Alberta Ferretti. Lo stilista faceva già parte del gruppo Aeffe dal 2014 come direttore creativo di Philosophy by Lorenzo Serafini, ma oggi prende il posto della stilista e fondatrice alla direzione creativa dell’omonimo brand dopo il ritiro di Feretti a settembre. Chiuderanno poi la giornata inaugurale K-Way e Dsquared2 con due sfilate co/ed in programma rispettivamente per le 19.00 e per le 20.00, con cui festeggeranno 60 e 30 anni di storia.
A proposito di anniversari, attesa per domani anche la sfilata con cui Fendi celebrerà i 100 anni dalla fondazione del brand. Nella stessa giornata sono in programma anche gli show di Diesel e Marni, mentre giovedì sarà la giornata di molti big tra cui Max Mara, Bluemarine (con il debutto di David Koma alla direzione creativa), Prada, Roberto Cavalli ed Etro. Venerdì 28 febbraio sarà poi il turno, tra gli altri, di Tod’s, Missoni e Versace e, alle 14.30 di sabato, di Dolce&Gabbana. Chiuderà Francesca Liberatore alle 15.30 di domenica, preceduta dalle sfilate di Giorgio Armani. Il calendario completo è disponibile online sul sito della Cnmi, qui.
“La Milano Fashion Week riesce a mettere insieme i più grandi e affermati brand che in tutto il mondo sono riconosciuti come ambasciatori del Made in Italy. Allo stesso tempo è capace di attrarre nuovi brand, a livello internazionale, che a Milano trovano un’importante vetrina di visibilità ma anche di business“. Lo aveva detto a Fortune Italia il presidente della Cnmi Carlo Capasa. “Non dobbiamo dimenticare la rete di più di 800 showroom, in cui sono rappresentati 3.000 brand presenti a Milano. La Milano Fashion Week è un evento importante per la città e per l’economia nazionale, trattandosi di una manifestazione di uno dei settori più strategici per l’Italia”, aggiungeva Capasa nell’intervista.
Secondo il Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, l’indotto complessivo della spesa turistica legato alla Milano Fashion Week sarà di 185 milioni euro (+2,3% rispetto allo scorso anno). La spesa pro capite, invece, si attesterà sui 1.641 euro (+ 3,1% sul 2024). Le stime indicano poi un lievissimo calo del numero totale di visitatori (-0,8%), soprattutto stranieri (saranno 48.400 rispetto ai 50.500 del 2024) ma che spenderanno molto di più dello scorso anno (80,9 milioni di euro, +14,9%, e spesa pro capite di 1.671 euro). Previsti in aumento dell’1,9%, invece, i visitatori italiani (circa 64.200 contro i 63.000 dello scorso anno) anche se con una spesa pro capite più bassa, di circa 1.618 euro, e un indotto di 103,8 milioni di euro. Stando al report, nella ripartizione di spesa complessiva lo shopping peserà per il 46% (85 milioni), pernottamenti e ristorazione per il 39% (72 milioni) e i trasporti per il 15% (27,7 milioni).