La scienza continua a mettere in luce i benefici dell’attività fisica. Grazie a un nuovo studio pubblicato su ‘Cancer’, scopriamo ora che l’esercizio regolare può aiutare i sopravvissuti a un cancro al colon a raggiungere tassi di sopravvivenza a lungo termine simili a quelli delle persone che non hanno avuto un tumore. Insomma, l’idea di prescrivere l’esercizio fisico come una medicina poggia su solide basi. E questo non solo nel caso delle persone in salute.
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Lo studio sull’attività fisica e il cancro
Per valutare l’impatto dell’attività fisica questa volta i ricercatori hanno analizzato i dati di due studi post-trattamento su soggetti con cancro al colon in stadio 3, per un totale di 2.875 persone. Tutte hanno riferito i propri livelli di ‘allenamento’ dopo l’intervento chirurgico e la chemioterapia. Il team ha poi esaminato i dati relativi alla popolazione generale corrispondente rilevati dal National Center for Health Statistics. Per tutti i partecipanti alla ricerca, l’attività fisica si misurava in ore equivalenti metaboliche (MET) a settimana: le linee guida raccomandano 150 minuti di esercizio di intensità moderata a settimana, che si traducono in circa 8 ore MET/settimana.
I risultati
I dati sono molto articolati, ma dalle analisi aggregate dei due studi è risultato che – tra i 1.908 pazienti che erano vivi e non avevano avuto recidiva del cancro entro il terzo anno – quelli con <3,0 e ≥18,0 MET-ore/settimana avevano tassi di sopravvivenza complessiva successivi a 3 anni che erano rispettivamente del 3,1% inferiori e del 2,9% superiori rispetto alla popolazione generale abbinata. Insomma, i sopravvissuti al cancro al colon giudicati liberi dal tumore entro il terzo anno e che facevano regolarmente esercizio hanno ottenuto tassi di sopravvivenza successivi ancora migliori rispetto a quelli osservati nella popolazione generale abbinata.
Il messaggio semplice ma potente
“Queste nuove informazioni possono aiutare i pazienti con cancro al colon a comprendere come i loro livelli di attività fisica, possano avere un impatto significativo sulla prognosi a lungo termine”, ha affermato l’autore principale Justin C. Brown del Pennington Biomedical Research Center e del Louisiana State University Health Sciences Center.
“Il personale medico e sanitario e i decisori politici sono sempre alla ricerca di nuovi modi per comunicare i benefici di uno stile di vita sano. Quantificare in che modo l’attività fisica può consentire a un paziente affetto da cancro al colon di avere una sopravvivenza simile a quella dei propri amici e familiari senza tumore, potrebbe essere un’informazione semplice ma potente. Che può essere sfruttata per aiutare tutti a comprendere i benefici per la salute dell’attività fisica”.