È morto Giovanni Scambia, specialista in ginecologia oncologica di fama internazionale. Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Scambia aveva 65 anni e da poco aveva scoperto di avere un tumore al pancreas in stadio avanzato.
Chi era
Nato a Catanzaro il 24 dicembre 1959, Giovanni Scambia si è laureato in Medicina all’Università Cattolica, specializzandosi in Ginecologia. Il suo è un nome di rilievo nel campo dei tumori dell’ovaio e della cervice uterina, nella stadiazione mini-invasiva delle neoplasie ovariche, nella valutazione della risposta tumorale ai trattamenti, nell’individuazione di nuovi biomarker di aggressività neoplastica e nello sviluppo di nuovi farmaci potenzialmente utili nella sindrome menopausale.
“Grande medico, grande ricercatore, grande maestro. Un medico visionario e al contempo concreto, amato da tutte le sue pazienti malate di tumore cui ha sempre offerto il meglio delle terapie disponibili e una grande umanità – sottolineano dal Policlinico Gemelli – Ha formato generazioni di ginecologhe e ginecologi che hanno raggiunto importanti posizioni nella disciplina e ha creato uno dei centri di assoluta eccellenza nella ginecologia, portandolo al quarto posto al mondo nel ranking 2025 dei World’s Best Specialized Hospital. Innovatore nella ricerca, autore di oltre 1100 pubblicazioni, instancabile e brillante chirurgo”.
Cavaliere della Repubblica Italiana e componente del Consiglio Superiore di Sanità, ha pubblicato circa 1.100 lavori scientifici ed è ideatore della manifestazione ‘Note di Luce’, serata musicale di raccolta fondi la cui prossima edizione è in programma per lunedì 24 febbraio (presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Moricone’, in viale Pietro De Coubertin 30, Roma). Un evento – pensato per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva delle patologie oncologiche femminili – il cui ricavato supporta le attività cliniche e di ricerca della ‘sua’ Ginecologia Oncologica.
“Quando ho iniziato il mio percorso per diventare ginecologo oncologo non avrei mai pensato di poter dire a una donna in età fertile con un tumore che dopo la guarigione avrebbe potuto avere un bambino, o che l’intelligenza artificiale potesse essere di aiuto a fornire modelli predittivi di risposte alle cure. Eppure, oggi è così”, aveva detto Scambia nel docufilm “Le radici del domani”, racconto dei 60 anni di storia della Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica a Roma.
L’impegno del professore per la salute femminile
La salute della donna a tutte le età era per Giovanni Scambia lavoro e passione. Parlando con Fortune Italia nei mesi scorsi, aveva analizzato le “tante insidie per la salute delle donne, che il ginecologo, ‘paladino’ per antonomasia della loro salute, si trova ad affrontare e cerca di arginare. Anche esplorandone nuove declinazioni”. La salute femminile, ci ha detto, “va letta oggi in un’ottica globale, sollecitata dai flussi migratori, che richiedono di affrontare anche alcune ‘nuove’ patologie, da tempo sconfitte da noi e che pensavamo dunque scomparse”. Uno sguardo attento e lucido, il suo, sempre pronto a dare risposte competenti, senza rinunciare all’umanità.