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Farmaci: l’alleanza Italia-Malta e il disco verde Aifa a 6 molecole

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Adyen Articolo
Velasco25

Un settore strategico ma anche ricco di sfide, per il quale vale la pena di unire le forze, anche per incentivare l’innovazione farmaceutica nel Mediterraneo. Il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Robert Nisticò e il direttore dell’Autorità per i medicinali di Malta Anthony Serracino-Inglott hanno firmato un accordo di partnership strategica sulla farmaceutica. Il tutto a pochi giorni dal via libera, da parte del Cda dell’Agenzia di via del Tritone, alla rimborsabilità nel nostro Paese di sei  farmaci, tra i quali uno per una malattia rara.

I nuovi farmaci

Il disco verde è arrivato per Talvey* (talquetamab), indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario; l’anticoagulante orale Apixaban Mylan (apixaban) – che potrà essere commercializzato alla scadenza del brevetto dell’originator – il chemioterapico Idrossicarbamide Aurobindo (idrossicarbamide) e l’antivirale Maraviroc Waymade (maraviroc). Le estensioni di indicazione riguardano invece l’antitumorale Talzenna* (talazoparib) e Imcivree* (setmelanotide) per l’obesità e il controllo della fame in adulti e bambini con rari deficit genetici.

Le sfide per il pharma

Tornando all’accordo con La Valletta, “questo protocollo d’intesa rafforza ulteriormente i legami storici tra Italia e Malta. Un’amicizia che non è solo geografica, ma fondata su valori condivisi, sulla cooperazione e su un rapporto che, da oltre sessant’anni, si rinnova e si consolida. Italia e Malta sono come due fratelli: uno più grande, l’altro più piccolo, ma uniti da un destino comune nel cuore del Mediterraneo”, ha detto il presidente Aifa.

Anche perchè “la farmaceutica è un settore strategico, di eccellenza per entrambe le nostre economie”. La ricerca corre veloce, ma entrambi i Paesi fanno i conti con la sfida della sostenibilità dell’innovazione. “Diventa quindi cruciale commisurare i costi al valore effettivo delle nuove terapie, evitando che le risorse vengano disperse”, ha sottolineato Nisticò. Dal canto suo l’omologo Anthony Serracino-Inglott ha puntato i riflettori sull’importanza, per le Agenzie europee, di “agire insieme nell’arena internazionale, armonizzare il più possibile processi e obiettivi per evitare che questioni burocratiche possano impedire l’accesso dei cittadini ai farmaci”.

“Garantire farmaci efficaci e sicuri, favorire l’accesso all’innovazione e promuovere la ricerca: con questo Memorandum  consolidiamo un impegno comune su questi tre pilastri”, ha dichiarato il ministro per la Salute e l’invecchiamento attivo di Malta, Jo Etienne Abela.

Il protocollo

Di durata triennale, il protocollo punta a promuovere lo scambio di informazioni, competenze e migliori pratiche nel settore delle politiche farmaceutiche europee, della valutazione delle tecnologie sanitarie e delle politiche in materia di prezzi e rimborso. Ma anche la cooperazione sulla digitalizzazione, l’automazione e l’intelligenza artificiale. Oltre alla candidatura congiunta a bandi di cooperazione internazionale. Fra gli obiettivi, infine, figura la promozione degli investimenti farmaceutici e biotecnologici, con il sostegno di fondi europei.

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