Una tazza di benessere. Il tè verde, ricco di sostanze come caffeina e vari polifenoli, secondo alcune ricerche potrebbe offrire dei benefici per il controllo del peso, la circonferenza vita e l’indice di massa corporea (Bmi), tanto da essere un ingrediente presente in vari integratori alimentari. Ma è davvero così?
Iniziamo col dire che il tè verde si produce cuocendo a vapore le foglie della Camelia sinensis: queste però non subiscono lo stesso processo di fermentazione di altri tipi di tè; per questo motivo la variante verde trattiene più antiossidanti e nutrienti. Sebbene abbia guadagnato una crescente popolarità in Occidente, il tè verde fa da tempo parte della medicina tradizionale cinese, dove viene utilizzato per il trattamento di numerose problematiche, dal mal di testa alla guarigione delle ferite. Ma cosa sappiamo sugli effetti sul peso?
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Le premesse
C’è da dire che, in un lavoro di qualche tempo fa, il tè verde ha dimostrato di ridurre l’obesità e una serie di biomarcatori dell’infiammazione collegati a una cattiva salute. Lo studio, condotto però sui topi, aveva mostrato che l’inserimento nella dieta di un estratto di tè verde aveva portato a una migliore salute intestinale.
Stando allo studio, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, “il tè verde incoraggia la presenza di batteri intestinali buoni e ciò porta a una serie di benefici successivi, che riducono il rischio di obesità”, spiegava Richard Bruno, professore di nutrizione umana presso la Ohio State University.
La doccia fredda
In seguito non sono mancate le ricerche hanno collegato il tè verde alla perdita di peso. Ma attenzione: secondo il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH, parte dei National Institutes of Health americani), pur essendo un ingrediente comune nei prodotti per la perdita di peso, il tè verde non causa un significativo dimagrimento negli adulti con obesità o sovrappeso.
Stando agli esperti del NCCIH, inoltre, questa sostanza non può aiutare le persone a mantenere la perdita di peso. Anche perchè una meta-analisi del 2023 evidenzia risultati contrastanti sull’efficacia di questo tè per la perdita di peso. Insomma, le prove non sono solide.
Ma per le donne…
Alcuni studi randomizzati di controllo inseriti nel lavoro del 2023 suggeriscono però che l’integrazione con tè verde abbia ridotto peso, Bmi e circonferenza della vita nelle donne con sovrappeso oppure obesità. Così gli autori hanno concluso che l’integrazione con tè verde (1.000 mg al giorno) per 8 settimane potrebbe favorire la perdita di peso nelle donne con obesità. Un’altra revisione del 2020 mostra risultati simili, suggerendo che l’effetto sul peso corporeo fosse più significativo a un dosaggio inferiore a 500 mg al giorno per 12 settimane.
Insomma, nel caso delle donne c’è qualche evidenza che il tè verde possa essere utile per gestire l’obesità, insieme a una dieta equilibrata e a un regolare esercizio fisico.
Colesterolo e cuore
Un’altra revisione, questa volta del 2022, suggerisce che il tè verde possa essere efficace nel ridurre il colesterolo totale, le lipoproteine a bassa densità e i trigliceridi negli animali sottoposti a una dieta ‘ingrassante’. Tuttavia, i ricercatori non hanno riscontrato gli stessi effetti negli studi sugli esseri umani.
Ma da dove arrivano i benefici? Una ricerca del 2023 punta il dito sui polifenoli nel tè: potrebbero avere un ruolo nella perdita di peso, insieme alla caffeina, ma solo nelle persone che consumano più di 300 mg al giorno di tè verde.
Insomma, gli studi finora hanno prodotto risultati misti. E i più promettenti sono i lavori condotti sugli animali. Anche per questo gli esperti americani del NCCIH sottolineano che qualsiasi beneficio del tè verde per la perdita di peso è probabilmente molto limitato.
I rischi dell’eccesso di tè verde
Se i vantaggi appaiono limitati, esagerare può invece presentare dei rischi. “Si ritiene che il tè verde, se consumato come bevanda, sia sicuro fino a 8 tazze al giorno”, spiegano gli esperti del NCCIH.
Bere tè verde non presenta rischi durante la gravidanza e l’allattamento se non si superano le 6 tazze al giorno, ma superare questa quantità “può essere pericoloso”, sottolineano gli specialisti, ricordando che il tè verde può anche aumentare il pericolo di difetti alla nascita associati alla carenza di acido folico.
“Sebbene rari, sono stati segnalati problemi al fegato in un certo numero di persone che hanno assunto integratori a base di tè verde, principalmente estratti in forma di pillola. Le persone con malattie epatiche dovrebbero consultare un medico prima di assumere prodotti con estratto di tè verde. E quelle che li assumono dovrebbero interromperne l’uso e consultare un medico se sviluppano sintomi di problemi al fegato (come dolore addominale, urine scure o ittero)”, raccomandano dal NCCIH.