La Gen Z ha meno probabilità di avere storie di una notte rispetto ai millennial ed è molto più aperta all’idea del matrimonio. Questo tipo di romanticismo si è sviluppato durante la pandemia e anche se spesso i giovani sono famosi per le loro “relazioni disordinate”, i “legami furtivi” e un atteggiamento aperto verso gli appuntamenti, potrebbero prendere le relazioni più seriamente di chi era loro coetaneo 20 anni fa.
Stando a una ricerca del Times, circa il 62% della generazione Z ha dichiarato di non avere frequentemente storie di una notte. Lo studio è stato condotto intervistando più di 1.000 giovani in collaborazione con YouGov. Solo il 23% circa degli intervistati dice di aver avuto rapporti occasionali: un dato nettamente diverso da quello che il Times aveva ottenuto dai giovani millennial nel 2004. All’epoca, circa il 19% dei giovani affermava di non avere avventure di una notte, mentre il 78% dichiarava di aver fatto sesso al primo appuntamento.
Sfidando gli stereotipi, la generazione Z tende a essere un po’ più conservatrice in camera da letto. E, allo stesso tempo, prende le relazioni più seriamente. Il Times ha scoperto che solo il 21% della Gen Z è d’accordo con l’idea che il matrimonio sia irrilevante. Rispetto a 20 anni fa, quando il 39% dei millennial affermava la stessa cosa, sembra esserci una crescente accettazione di questo antico istituto.
Ci sono diversi fattori che spingono i giovani di oggi a prendere le relazioni più seriamente rispetto alla generazione precedente. In particolare, la pandemia da COVID-19 ha costretto molti giovani a rimanere bloccati a casa, facendogli perdendo esperienze di vita e bloccando loro la crescita sociale. Inoltre, in un mondo post-Roe v. Wade, molti stanno riconsiderando la loro vita sessuale. Per quanto riguarda il matrimonio, la generazione Z pensa all’anima gemella in età più precoce e si sente più a suo agio con l’idea del divorzio. “Noi puntiamo sull’amore per noi stessi e sulla conoscenza di noi stessi in qualsiasi modo possibile”, ha dichiarato al Times Charlie Sawyer, 25 anni, redattore della testata multimediale Screenshot. “Siamo etichettati dalla società come piuttosto egoisti e probabilmente è così anche per le relazioni, non abbiamo sempre bisogno di fare le cose che la società considera il percorso normale”.
L’abbandono del sesso occasionale in favore della vita di coppia
La generazione Z non solo ha meno storie di una notte rispetto alla generazione precedente, ma fa anche – in assoluto – meno sesso. Secondo un sondaggio del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), nel 2021 circa il 30% degli adolescenti ha dichiarato di non aver mai fatto sesso, con un calo significativo rispetto al 2019. Il fattore più importante di questo crollo è stata la pandemia: la generazione Z ha subito un blocco durante un periodo critico di esplorazione sessuale, che ha bloccato la crescita sociale necessaria per creare quei legami intimi più avanti. Anche se questo dato aveva iniziato a diminuire molto prima dei lockdown: tre decenni fa, adolescenti che dichiaravano di aver avuto rapporti sessuali, erano più della metà.
Anche la prospettiva della generazione Z sul matrimonio è cambiata e probabilmente proprio grazie all’osservazione delle generazioni che l’ha preceduta. I giovani adulti, come i millennial, sono cresciuti in ambienti con alti tassi di divorzio. Molti di loro hanno probabilmente vissuto la separazione dei genitori, che ha modificato il loro punto di vista e la loro volontà di sposarsi. Negli ultimi cinque decenni i tassi di matrimonio sono crollati di circa il 60%, secondo uno studio del Center for Family & Marriage Research del 2023. I millennial erano cinici sulle loro probabilità di avere successo nella creazione di un matrimonio duraturo. Ma la generazione Z ha un atteggiamento più idealista: molti dicono di voler trovare l’anima gemella – più del 40% ha una relazione seria e il 27% è alla ricerca di “quello giusto”, secondo i risultati di 2024 di Her Campus Media. Il 93% ha dichiarato di essere interessato all’idea del matrimonio.
Ci sono alcune possibili spiegazioni: una è che la Gen Z potrebbe essere più innamorata dell’idea dell’amore, a causa della sua ingenuità e dell’isolamento sociale durante la pandemia. “È possibile che le loro attuali convinzioni sul matrimonio riflettano la loro giovane età”, ha dichiarato a Newsweek Lauren Napolitano, psicologa. Un’altra possibilità è che le idee e i ruoli tradizionali nel matrimonio siano cambiati. I rigidi costrutti di femminilità e mascolinità sono stati stravolti, e un numero maggiore di persone si aspetta una collaborazione paritaria nei compiti domestici. Sposandosi per amore genuino e non per una prospettiva economica, si spera di risolvere i problemi coniugali storici.
“Le vecchie generazioni possono essersi sentite attratte dal matrimonio per necessità o obbligate dalle pressioni della società, che hanno portato anche ad alti tassi di divorzio, ma la generazione Z vede le cose in modo diverso”, ha dichiarato a Newsweek Stephanie Kaplan Lewis, cofondatrice e CEO di Her Campus Media. “Per loro c’è una rinnovata speranza nell’impegnarsi con un partner e di supportarsi”.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
Foto THOMAS BARWICK / GETTY IMAGES