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Dieta di San Valentino? La verità sui cibi afrodisiaci

dieta San Valentino
Adyen Articolo
Velasco25

Detestate le ostriche, il tartufo vi disgusta, siete fra i pochi che non gradiscono il cioccolato , mentre il vino rosso vi scatena un terribile mal di testa? La buona notizia è che potete tranquillamente dire no alla ‘dieta di San Valentino‘ proposta da tanti ristoranti che, questa sera, inseriscono nel menù piatti dalle presunte virtù afrodisiache. E questo perchè, attenzione, i tanto decantati benefici sessuali di questi alimenti non hanno passato il vaglio della scienza. 

A ricordarcelo sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici). Ormai numerose evidenze scientifiche smentiscono il potere degli ‘alimenti dell’amore’, dunque “non è necessario evitare cibi come peperoncino o cioccolato a San Valentino, ma è bene non aspettarsi miracoli”. Andiamo per ordine.

Afrodite e la dieta

Che cosa vuol dire afrodisiaco? La parola richiama la dea greca dell’amore, Afrodite e si riferisce ad alimenti cui vengono attribuite capacità di aumentare il desiderio e il piacere fisico. Ma esiste una dieta dell’amore? “Qualsiasi riferimento a proprietà afrodisiache di cibi o piante è pressoché infondato, oppure basato su associazioni teoriche, senza reali prove”, assicurano i dottori anti-bufale.

Serate piccanti

Ma analizziamo alcuni di questi ‘cibi del piacere’. In effetti esistono nutrienti con proprietà stimolanti, ma un assaggio occasionale e in piccole quantità di peperoncino non produce effetti importanti, avvertono gli esperti. La sostanza da tenere d’occhio in questo caso è la capsaicina, che conferisce il sapore piccante. Studiata in farmacologia per i suoi effetti antinfiammatori, digestivi, analgesici, sul fronte afrodisiaco appare piuttosto debole. “Sull’efficacia di tali proprietà, che nulla hanno a che vedere con le prestazioni sessuali, mancano al momento prove solide e, comunque, la capsaicina non è priva di effetti collaterali. Abbondare con il peperoncino a cena o scegliere una portata a base di curry potrebbe essere rischioso per chi soffre di disturbi gastrointestinali”, avvertono i dottori anti-bufale, che danno indicazioni analoghe per il ginseng. 

Ostriche e fragole

Le abbiamo citate all’inizio, e i medici anti-bufale ammettono che alcuni studi hanno tentato di spiegare il potere stimolante delle ostriche citando lo zinco, che stimolerebbe i livelli di testosterone, l’ormone maschile che regola la produzione degli spermatozoi. “Non ci sono, però, evidenze scientifiche sul collegamento tra ostriche e miglioramento delle funzioni dell’uomo”.

Forse a farle inserire fra i cibi afrodisiaci è la forma, che ricorderebbe i genitali femminili. Per lo stesso motivo, si tirano in ballo i fichi, le banane o le più romantiche fragole, che ricordano un cuore.

Più che amore, umore

E il cacao? Tende ad aumentare i livelli di ormoni che, come la serotonina e la feniletilammina, favoriscono la percezione della soddisfazione. In poche parole, sollevano l’umore. Per confermare una risposta di questo tipo, però, occorrerebbe mangiarne in quantità poco salutari. Si è anche tentato di confermare le proprietà vasodilatatrici del cioccolato (che aiuterebbero le funzioni sessuali maschili), ma non si sono riscontrati effetti diretti sul desiderio, quindi afrodisiaci. In ogni caso, il piacere di una torta con crema al cacao o di una pralina è soprattutto oro-sensoriale, cioè un’esperienza di aromi e sapore.

In sostanza, la correlazione tra un ingrediente consigliato come afrodisiaco e l’effetto è spesso casuale e riferita a pochi casi auto-segnalati. “È invece reale il rischio che certe sostanze, sebbene vendute come naturali, interagiscano con terapie farmacologiche in corso o siano nocive in particolari stati di salute”, ammoniscono gli esperti.

Occhio poi al brindisi. “Gli alcolici sembrano facilitare il rilassamento e la riduzione dell’ansia, ma l’effetto reale è esattamente opposto. Quando nel sangue aumenta la concentrazione di alcol le funzioni dell’organismo, comprese quelle legate alla sfera sessuale, si deprimono. Questo effetto peggiora nel caso di abuso cronico di alcolici, e ciò vale anche per le droghe come cannabis e cocaina. Possibili conseguenze sono la disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce”.

E allora? Niente dieta di San Valentino, ma un menu che soddisfi i gusti personali, evitando cibi troppo piccanti o grassi che potrebbero rendere difficile la digestione, rovinando immancabilmente il dopo cena.

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