Coca-Cola riporta risultati solidi per il quarto trimestre del 2024, con una crescita dei ricavi del 6% a 11,5 miliardi di dollari, ma le potenziali sfide derivanti dai dazi sull’alluminio potrebbero condurre a un aumento dell’uso di bottiglie di plastica, con un potenziale impatto sugli obiettivi di sostenibilità ridimensionati dell’azienda.
Il colosso delle bevande sta infatti valutando la possibilità di aumentare l’uso di bottiglie di plastica negli Stati Uniti se i nuovi dazi sull’alluminio del presidente Donald Trump dovessero far salire il costo delle lattine.
L’amministratore delegato della società parte della Fortune 500, James Quincey, ha dichiarato martedì agli investitori che Coca-Cola potrebbe passare a un maggior numero di imballaggi in plastica se i prezzi dell’alluminio dovessero aumentare a causa della tassa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio ordinata dal presidente Trump. La mossa è stata pensata per incentivare la produzione nazionale, ma probabilmente aumenterà i costi per le aziende che si affidano a materiali importati.
“Se le lattine di alluminio diventeranno più costose, potremo puntare maggiormente sulle bottiglie in PET (plastica)”, ha dichiarato Quincey durante una conferenza stampa. Ha aggiunto che, sebbene il packaging rappresenti solo una piccola componente dei costi totali dell’azienda, Coca-Cola ha delle strategie per garantire la convenienza economica e mantenere la domanda dei consumatori.
Quincey, tuttavia, ha cercato di minimizzare l’impatto delle tariffe, affermando: “Penso che rischiamo di esagerare l’impatto dell’aumento del 25% del prezzo dell’alluminio rispetto al sistema totale. Non è insignificante, ma non cambierà radicalmente un’attività statunitense multimiliardaria”.
L’amministratore delegato di Coca-Cola ha inoltre sottolineato che l’azienda ha messo in atto programmi di copertura e sta esplorando varie strategie di mitigazione, tra cui il potenziale approvvigionamento di alluminio a livello nazionale.
La maggiore pressione sugli obiettivi di sostenibilità
Il possibile cambiamento arriva in un momento delicato per Coca-Cola, che i gruppi ambientalisti hanno indicato come il principale inquinatore globale di plastica per sei anni di fila. La Coca-Cola si è sempre più affidata alle lattine di alluminio per attirare i consumatori attenti all’ambiente, nonostante il costo più elevato del materiale. Un passaggio alle bottiglie di plastica, anche se temporaneo, potrebbe mettere l’azienda in contrasto con i consumatori e i sostenitori dell’ambiente che spingono per la riduzione della plastica monouso. A dicembre, l’azienda ha ridimensionato i suoi obiettivi di sostenibilità, puntando a utilizzare il 35-40% di materiali riciclati nelle sue confezioni entro il 2035, rispetto al precedente obiettivo del 50% entro il 2030.
I risultati del quarto trimestre di Coca-Cola superano le aspettative di Wall Street
Nonostante le sfide, la Coca-Cola ha riportato ottimi risultati nel quarto trimestre, con utili e ricavi che hanno superato le aspettative degli analisti. Le vendite nette dell’azienda sono aumentate del 6% a 11,54 miliardi di dollari, mentre i ricavi organici sono saliti del 14%, grazie soprattutto all’aumento dei prezzi e della domanda nei mercati chiave, tra cui Stati Uniti, Cina e Brasile. L’iconica bibita Coca-Cola ha registrato un aumento del 2% nel quarto trimestre, mentre la Coca-Cola Zero Sugar ha registrato un’impennata del 13%.
Nel frattempo, le altre attività liquide di Coca-Cola hanno avuto un andamento contrastante. La divisione acqua, sport, caffè e tè è riuscita a registrare un aumento del 2%; Smartwater e le foglie di tè hanno registrato un profitto, ma le bevande sportive sono andate male e le vendite di caffè si sono raffreddate, subendo entrambe un calo nel trimestre. Guardando al 2025, Coca-Cola prevede una crescita organica dei ricavi compresa tra il 5% e il 6%, mentre gli utili per azione comparabili dovrebbero aumentare del 2-3%.
Quincey ha riconosciuto che il prezzo potrebbe giocare un ruolo più importante l’anno prossimo, dicendo agli analisti: “Sembra più probabile che nel ’25 ci sarà un po’ più di prezzo e un po’ meno volume, ma ci sarà comunque una crescita del volume”.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com