PGIM_970x250_HEADER

Panama, i padroni di Wind3 controllano il Canale

PGIM_970x250_ARTICOLO
Velasco25 Articolo

C’è una società di Hong Kong al centro di un intrigo internazionale. Sta diventando la pedina su cui Stati Uniti e Cina stanno affilando le armi per il controllo del Canale di Panama, snodo strategico per la logistica mondiale visto il transito veloce tra due Oceani. Si tratta di Hutchison Holdings, quotata ad Hong Kong. Nel suo libro soci alcuni dei più grandi investitori del mondo, i fondi BlackRock e Vanguard. Si tratta di un conglomerato che ha interessi ramificati nelle telecomunicazioni, in Italia controlla l’operatore Wind3, ma è sul Canale nel Centro-America che ha trovato una dimensione globale per i suoi investimenti nelle concessioni portuali. Dei cinque scali, quelli di Hutchison sono i più grandi, uno a ogni estremità del canale. Attraverso di loro è passato nel 2024 il 39% dei container merci che hanno transitato per il canale.

Il suo fondatore, il 96enne Li Ka-shing, è una leggenda a Hong Kong. Ha trasformato una piccola attività di vendita di fiori in un impero. La società ora impiega 30 mila persone e gestisce 53 porti in oltre 20 Paesi. Fino al suo pensionamento, avvenuto nel 2018, Li ha gestito la sua attività in modo tale che le aziende cinesi non potessero influire sulla gestione, sfruttando il libero mercato di Hong Kong e le diverse leggi a protezione delle realtà della baia. Ha comunque coltivato legami con i massimi leader cinesi a Pechino e ha investito in Cina dissimulando un legame solido con la madrepatria. Ma negli ultimi anni Li ha talvolta parlato della crescente presa della Cina su Hong Kong. Nel 2019, quando le proteste pro-democrazia sono state trattate con la forza dalla polizia, Pechino si sarebbe aspettata che le élite della città si allineassero. Li invece si è opposto, ha venduto gran parte dei suoi beni in Cina e ha spostato alcuni dei suoi investimenti in Europa, una mossa che ha irritato i nazionalisti cinesi mettendolo in un cono d’ombra.

 Le autorità panamensi, dietro la pressione dell’amministrazione Trump, hanno appena avviato un audit per verificare che Hutchison «stia segnalando correttamente i suoi ricavi, pagamenti e contributi allo Stato». Il 21 gennaio, una decina di revisori sono entrati negli uffici della società. E due avvocati di Panama hanno intentato una causa per contestare il contratto del Paese con Hutchison, affermando che viola la Costituzione di Panama. Pechino, sorpresa dal cambio di rotta, ha dichiarato di «credere che il governo di Panama fornirà un ambiente equo per le imprese, comprese quelle di Hong Kong».

 Panama ora è andata oltre. Ha appena annunciato la cancellazione dell’accordo con la Cina nel quadro della nuova Via della Seta (Belt and road initiative, Bri). La decisione arriva pochi giorni dopo la visita nel Paese del vicesegretario di Stato americano, Marco Rubio, che ha scatenato dibattiti sulle ingerenze esterne nel Canale. Il presidente José Raul Mulino ha dichiarato con enfasi che l’ambasciata panamense a Pechino ha già formalizzato la rottura, chiedendo 90 giorni per portare a termine il processo. Li osserva tutto con dispiacere. Credeva in un mondo aperto e multipolare. Siamo tornati alla Cortina di ferro, e il Canale di Panama ne è diventato il simbolo.

PGIM_300x600_ARTICOLO side
PS25 Box

Leggi anche

Ultima ora

Iscriviti alla nostra Newsletter

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.