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Banche, il risiko è un domino: ora Bper vuole Sondrio. Il ruolo di Unipol

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Velasco25 Articolo

“È ora di fare un passo in avanti nel panorama bancario italiano”, e l’Ops lanciata sulla Popolare di Sondrio è il modo giusto per farlo: così l’amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, ha riassunto la mossa dell’istituto lombardo su Sondrio, nuova tessera di quello che più di un risiko bancario, nelle ultime settimane, sembra un domino.

Una partita alla quale ora si aggiungono le due ex popolari. Andando in porto, l’operazione renderebbe la Unipol guidata da Carlo Cimbri, azionista di controllo di entrambe, protagonista del quarto polo bancario italiano.

Perché un’Ops, secondo Bper

L’ops da 4,3 mld di euro annunciata ieri dal Cda della banca, secondo Papa, “dà l’opportunità di combinare due banche con un Dna simile”, è un’operazione “analizzata con molta attenzione” e “pensiamo sia molto attraente per gli azionisti” della Banca popolare di Sondrio.

Sembrano pensarla così anche i mercati: oggi a Piazza Affari, dopo i primi minuti di scambi, Popolare di Sondrio svetta a +7,17%, mentre Bper è fanalino di coda a -3,31%.

L’ops di Bper è ostile?

Potrebbero non essere dello stesso avviso di Papa i vertici dell’istituto target: secondo fonti vicine a Banca Popolare di Sondrio, l’Ops lanciata da Bper sull’istituto valtellinese non sarebbe un’operazione concordata. Nei prossimi giorni verrà convocato un Consiglio di Amministrazione della banca per le prime valutazioni.

Qualche indizio su quale sarà la reazione c’è: proprio ieri in occasione della presentazione dei risultati del 2024, Massimo Perona, il Chief Financial Officer di Banca Popolare di Sondrio, ha sottolineato che “le operazioni di M&A si fanno e poi si comunicano, non il contrario”. Perona ha aggiunto, poche ore prima dell’annuncio dell’Ops di Bper, che “il prossimo piano industriale” di Banca Popolare di Sondrio sarebbe stato “stand alone”.

Proprio nel giorno dell’Ops Sondrio ha conseguito il miglior utile netto nella sua storia: 574,9 milioni di euro.

I dettagli dell’offerta

Quella di Bper Banca è un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo di 4,3 miliardi.

Le azioni sono state valutate 9,53 euro rispetto agli attuali 9,27 euro, con un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale di banca Popolare di Sondrio del 5 febbraio 2025 e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.

Tra gli altri dati da tenere a mente:

  • L’offerta punta ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale, ma Bper potrebbe considerare sufficiente anche una quota oltre il 35%.
  • Sinergie per 290 milioni e costi di integrazione per 400 milioni.
  • Per il nuovo gruppo bancario che nascerà dall’Ops Bper prevede l’incremento dell’utile per azione, con un utile netto atteso al 2027, inclusivo di sinergie, fino a oltre 2 miliardi di euro, e un RoTE atteso prossimo al 15%. In caso di integrazione sono previsti nel 2027 più di 7 mld di ricavi.
  • Bper ha confermato, in caso di esito positivo, la politica di distribuzione dei dividendi del suo piano industriale, “con un significativo miglioramento del pay-out per gli azionisti di Bp Sondrio”.

Unipol sullo sfondo

Come per tutte le altre mosse tentate dagli istituti italiani in questi mesi, i nomi in gioco anche in questo caso sono più di due: il Gruppo Unipol, presieduto da Carlo Cimbri, è azionista di controllo di entrambi gli istituti (detiene il 24% di Bper e il 19% dell’istituto valtellinese).

Ad Unipol da alcuni viene attribuita la “regia” dell’operazione.

Il risiko bancario

La mossa di Bper si aggiunge a tutte quelle arrivate recentemente in ottica consolidamento – che evidentemente viene ritenuto sempre più urgente, a fronte della probabile fine della stagione degli utili d’oro.

I tagli dei tassi della Bce dovrebbero continuare per mesi: una sfida per chi ha aggiornato i propri record alla voce profitti negli ultimi anni proprio grazie ai tassi d’interesse.

Se Intesa Sanpaolo non ha bisogno di operazioni, Unicredit è impegnata in Italia su Banco Bpm (con la carta delle quote Generali che la posiziona ancora meglio) e in Germania su Commerzbank, mentre Mps punta su Mediobanca con gli azionisti di punta (Delfin e Caltagirone) che intanto guardano al Leone di Trieste in vista del rinnovo del cda. Senza dimenticare le altre operazioni lanciate in questi mesi: Banco Bpm su Anima e Banca Ifis sulla illimity di Corrado Passera.

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