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Sabato De Sarno via da Gucci a poche settimane dalla fashion week

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Velasco25 Articolo

A poche settimane dalla fashion week milanese, Gucci annuncia un grosso stravolgimento: Sabato De Sarno non sarà più direttore creativo della casa di moda fiorentina. Ad annunciarlo è il gruppo Kering, proprietario del brand, con una stringata nota stampa nella quale rende noto il termine della sua collaborazione con il quarantunenne stilista napoletano. De Sarno ha invece commentato l’addio sul suo profilo Instagram: “Non c’è progetto importante che succeda senza la passione, la testa e il cuore di persone straordinarie. A queste voglio dire: ricordatevi sempre di sorridere. Un grazie non basta forse. Ma il mio sorriso oggi è per voi”.

La notizia arriva a poche settimane dalla sfilata co/ed che aprirà la fashion week milanese dedicata alle collezioni donna per il prossimo autunno-inverno. Lo show del 25 febbraio, fa sapere sempre Kering, sarà presentata dall’ufficio creativo della maison mentre la nuova direzione artistica sarà annunciata in un secondo momento. “Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a Sabato per la sua passione e dedizione a Gucci”, ha commentato il Ceo di Gucci Stefano Cantino, che ha aggiunto di aver apprezzoto sinceramente il modo in cui De Sarno avrebbe onorato il patrimonio del marchio.

De Sarno era direttore creativo di Gucci dal 2023 e aveva preso il posto di Alessandro Michele – ora alla guida di Valentino – che aveva fatto un lavoro considerato unanimemente eccellente, grazie al quale l’azienda aveva in sette anni triplicato i ricavi. I due hanno avuto un approccio molto differente alla direzione creativa: se da un lato Michele, con il suo inconfondibile stile massimalista, aveva fatto di esagerazione e abbondanza la cifra del suo Gucci, dall’altro De Sarno aveva optato per una visione minimalista più vicina a quella di Tom Ford, che aveva guidato con successo la doppia G dal 1994 al 2004.

La successione di De Sarno a Michele, ancora oggi uno degli stilisti italiani più discussi e apprezzati, non era affatto semplice. E infatti la notizia del suo addio non stupisce gli addetti ai lavori, in particolare se si guarda alle performance negative messe a segno da Gucci nell’ultimo periodo. Con la crisi del lusso che, da dopo la pandemia, ha investito il settore, tutti i brand del colosso francese sono risultati in calo, ma i ricavi di Gucci del terzo trimestre del 2024 raccontano di una grossa frenata, confermando il marchio come il grande malato del gruppo. Si parla infatti di un calo del 26%, con le vendite retail diminuite del 25% e i ricavi wholesale scesi del 38%. Una situazione che nell’ottobre scorso aveva portato Kering a un ulteriore profit warning per tagliare le stime sul 2024.

Stefano Cantino, Ceo di Gucci dal primo gennaio di quest’anno al posto di Jean-François Palus, avrebbe così optato per un cambio di marcia radicale. Al momento dovrebbe essere confermata la sfilata Cruise 2026 in calendario a Firenze il 15 maggio prossimo, programmata per celebrare il legame indissolubile tra la maison e la città che le ha dato i natali. Era stato lo stesso De Sarno ad annunciare il nuovo calendario del brand, con tre sfilate per il 2025: le collezioni autunno-inverno 2025/2026 e primavera-estate 2026 uomo e donna in due sfilate unificate, previste rispettivamente a febbraio e settembre nel calendario ufficiale della Milano Fashion Week. Un trittico di appuntamenti scelto per mostrare le collezioni “attraverso una narrativa coerente, elegante e pensata nei minimi dettagli” e che non è chiaro se verrà rispettato. De Sarno non ha parlato di nuovi ruoli in altre aziende. Intanto, dopo la notizia dell’addio, il titolo del colosso del lusso francese scivola in Borsa e nei primi minuti di contrattazioni a Parigi lascia sul terreno il 2,76%.

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