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Farmaceutica: lo strano caso delle azioni Pfizer e Merck

Pfizer farmaceutica
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Velasco25 Articolo

L’antico medico greco Ippocrate, etichettato come “padre della medicina moderna”, disse quasi 3.000 anni fa che “la guarigione è una questione di tempo, ma a volte è anche una questione di opportunità”. Un’affermazione che suona particolarmente vera per una coppia di aziende farmaceutiche, Pfizer e Merck (nota come MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, ndt), le cui azioni sono state colpite duramente in Borsa questa settimana, nonostante entrambe le società abbiano riportato forti guadagni, alimentando un lungo periodo di sottoperformance azionaria pur se con ricavi paradossalmente buoni.

Queste due celebri aziende hanno buona compagnia poiché praticamente l’intera farmaceutica, con l’eccezione dei titani dei farmaci per perdere peso Eli Lilly e Novo Nordisk, sta sperimentando scambi particolarmente bassi. Ma mentre affrontano sfide diverse e uniche, sia Pfizer che Merck si distinguono per la misura in cui la comunità degli investitori potrebbe sottovalutare le loro ricette per un futuro di successo. Per entrambe le case farmaceutiche, gli investitori sembrano essere dipendenti dalle cattive notizie, ma alcune buone notizie potrebbero essere l’antidoto ordinato dal medico.

La pipeline farmaceutica di Pfizer è sottovalutata al di fuori dei laboratori

Dopo un altro trimestre in cui Pfizer ha ampiamente superato le aspettative di guadagno, è ancora più chiaro che il Ceo Albert Bourla è sulla buona strada per rimettere in carreggiata Pfizer, come abbiamo scritto con lungimiranza su Fortune l’anno scorso. Bourla non solo sta mantenendo le sue promesse di riduzione dei costi, ma sta anche guidando una rinnovata stabilità e persino una crescita impressionante delle vendite, con Pfizer che apparentemente sta sottraendo quote di mercato del vaccino Covid-19 a rivali come Moderna.

Che la svolta di Pfizer sia già in atto è dimostrato dal fatto che Starboard Value, guidato da Jeffrey Smith, ha scelto di non nominare alcun direttore dissidente nel consiglio di amministrazione di Pfizer prima dell’assemblea annuale di quest’anno, un apparente voto di fiducia, almeno per ora. Ma la decisione di Starboard è anche un tacito riconoscimento che, quando si tratta di farmaceutica, non ci sono soluzioni rapide e immediate. E, come riflesso dal prezzo stagnante delle azioni, le vendite correnti contano molto meno dell’eccitazione della pipeline nel guidare le performance delle azioni del pharma.

Questo perché i produttori hanno un modello di business unico in cui sono in grado di mantenere i brevetti sui loro farmaci solo per circa 10-20 anni prima che questi scadano e altre aziende siano in grado di vendere versioni generiche. Quindi devono costantemente cercare nuovi promettenti candidati farmaci per sostituire i ricavi persi mentre i brevetti escono continuamente dai libri contabili e svilupparli attraverso R&S ad alta intensità di capitale nell’arco di anni, se non decenni. Con circa 17 miliardi di dollari di ricavi programmati per uscire dai libri contabili di Pfizer nei prossimi cinque anni per perdita della protezione brevettuale, la comunità degli investitori è comprensibilmente concentrata sulla pipeline di Pfizer.

E, bisogna ammetterlo, mentre l’azienda ha già riorientato la sua pipeline per dare priorità agli investimenti con rendimento più elevato, Pfizer potrebbe essere molto più aggressiva nel comunicare come la sua pipeline sia già pronta per un enorme successo. Se il management di Pfizer dovrebbe essere elogiato per aver optato per un approccio cauto dopo essere stato scottato in precedenza, allo stesso tempo molti investitori e analisti stanno ridicolmente attribuendo zero valore ad alcuni dei candidati farmaci più promettenti di Pfizer, in mezzo a un’incertezza diffusa e a un’ansia fuori luogo. Ecco alcuni dati chiave per quanto riguarda la pipeline, che l’azienda dovrebbe gridare dalle cime delle montagne in ogni occasione e comunicare chiaramente con parametri quantificabili di ritorno sul capitale investito.

In primo luogo, i rendimenti finanziari dell’accordo Seagen da 43 miliardi di dollari di Pfizer hanno già superato le stime interne più ottimistiche, con diversi farmaci oncologici pronti a diventare dei successi. Grazie all’accordo Seagen abbinato ai progressi tecnologici nella scoperta di farmaci derivanti dall’intelligenza artificiale, Pfizer è pronta a diventare la più grande azienda oncologica al mondo, in prima linea nella risoluzione di tumori precedentemente irrisolvibili, cosa che rappresenta centinaia di miliardi di potenziali ricavi.

In secondo luogo, i rendimenti sul capitale investito della transazione Biohaven da 11 miliardi di dollari di Pfizer hanno già superato le stime interne più ottimistiche, con le vendite di Nurtec in crescita esponenziale sulla strada per il successo, dopo alcune sfide iniziali che ora sono saldamente storia. In terzo luogo, molti investitori non riescono ancora ad apprezzare il pieno potenziale del candidato farmaco orale GLP-1 di Pfizer, danuglipron, sul punto di passare agli studi di fase 3 e ben posizionato per diventare il secondo farmaco orale GLP-1 sul mercato, anni prima dei concorrenti.

Le chiavi di Merck per un futuro oltre Keytruda*

Le sfide di Merck sono diverse da quelle di Pfizer, ma non prive di parallelismi. Questa settimana l’azienda farmaceutica ha ampiamente superato le aspettative di guadagno, ma le sue azioni sono crollate del 10% alla notizia che Merck sta interrompendo le spedizioni in Cina del suo vaccino antitumorale Gardasil*.

Mentre l’onestà di Merck sul Gardasil in Cina è encomiabile, ciò che è andato perso è il fatto che tutte le vendite di Gardasil nel mondo rappresentano solo il 10% circa dei ricavi di Merck, una frazione minuscola rispetto a Keytruda, che rappresenta circa la metà di tutte le vendite di Merck, per non parlare del fatto che le vendite di Gardasil rimangono forti nel resto del mondo, esclusa la Cina.

In parole povere, Keytruda è il motore di crescita di gran lunga più importante per l’azienda farmaceutica. Un successo che testimonia l’eredità trionfale dell’ex Ceo di Merck, il leggendario Ken Frazier, che ha prodotto innumerevoli successi durante il suo mandato, da Keytruda a Gardasil a Bridion a Lynparza a Lenvima. Ma in vista della scadenza del brevetto nel 2028, il successore di Frazier, Robert Davis, ha sviluppato in silenzio ma trionfalmente una versione più facile da usare, che può essere somministrata tramite un semplice ago anziché richiedere un’infusione endovenosa, riducendo il tempo necessario per la somministrazione da 30 a tre minuti, ed è pronta a catturare almeno il 40% dell’attuale mercato di Keytruda, il che significa che la scadenza del 2028 potrebbe non essere l’Armageddon che sembra essere.

Davis ha diversificato la pipeline di Merck triplicando negli ultimi tre anni il numero di farmaci in fase di sviluppo avanzata, che rappresentano oltre 50 miliardi di dollari  di potenziali ricavi. Merck può ancora aumentare ulteriormente la sua pipeline tramite fusioni e acquisizioni, in particolare nello spazio dei GLP-1, grazie a 14 miliardi di dollari di liquidità a disposizione e un bilancio quasi interamente delevered con meno di 1x di debito.

Le ombre sulla farmaceutica

Naturalmente, sia le azioni Pfizer che quelle Merck sono state danneggiate dall’elefante nella stanza: Robert F. Kennedy Jr alla Sanità in Usa., che molti ritengono favorisca la superstizione rispetto alla scienza. Mentre alcuni ipotizzano che gli istinti anti-vaccino più ferventi di RFK Jr. saranno limitati, le sue convinzioni non sono solo pericolose economicamente (il 69% dei principali Ceo favorevoli a Trump ci ha detto in privato di credere che gli istinti anti-vaccino di RFK potrebbero rappresentare una minaccia per la salute pubblica e l’economia americana), ma anche per la salute pubblica, poiché l’industria farmaceutica e i vaccini hanno svolto un ruolo di primo piano nel migliorarla e sono stati i principali motori dell’estensione della durata media della vita dei cittadini americani negli ultimi decenni.

L’articolo completo è su Fortune.com

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