Va tutto bene nel quartier generale di Spotify. Il gigante dello streaming nel 2024 ha chiuso il suo primo anno di completa redditività, con un nuovo record di ascoltatori in aumento. Poco più di un anno dopo il licenziamento di 1500 dei suoi dipendenti e aver dato l’addio al suo direttore finanziario nell’ottica di una maggiore efficienza, il rinnovato buon umore del gruppo potrebbe essere meglio incarnato dall’abbigliamento insolitamente casual del suo nuovo direttore finanziario.

Martedì Spotify ha restituito i risultati dell’intero esercizio 2024, raggiungendo un fatturato pari a 15,7 miliardi di euro (16,3 miliardi di dollari) e realizzando il suo primo profitto di 1,4 miliardi di euro (1,5 miliardi di dollari), grazie alla crescita degli utenti mensili attivi, arrivata a 675 milioni di ascoltatori, superando le aspettative. I risultati hanno aiutato il prezzo delle azioni di Spotify a salire sopra il 10% nelle contrattazioni di martedì mattina.

Sembra che il nuovo direttore finanziario di Spotify, Christian Luiga, sia stato veloce a adattare il suo guardaroba a un’azienda con un’età media riportata di 34 anni e una nuova serie di conti finanziari maturi.

Luiga è stato presentato in occasione del terzo trimestre di Spotify nel novembre dello scorso anno. Si è unito a Spotify provenendo dall’azienda svedese di difesa Saab AB, della quale è stato anche direttore finanziario.

Oltre a elogiare le capacità di innovazione di Spotify, Luiga ha definito la compagnia “divertente”, rispondendo alla domanda su come si fosse adattato al suo periodo iniziale all’interno del gruppo. Effettivamente la sua descrizione è forse un cambiamento rispetto a come avrebbe descritto la Saab, azienda che produce jet da combattimento.

Ek ha aggiunto: “Penso che la prima cosa che la gente può notare dall’arrivo di Christian è che lui era solito a vestire in giacca e cravatta e come evidente nella cultura di Spotify, ora è seduto in maglietta. Quindi ci piace vedere questa differenza culturale”.

Luiga entra a far parte di Spotify

Le condizioni per l’arrivo di Luiga come CFO non potevano essere migliori. Il suo ingresso ha seguito la più dolorosa operazione di taglio dei costi che Spotify abbia mai dovuto intraprendere, dando l’addio al 17% della sua forza lavoro nell’ambito della più grande tornata di licenziamenti di sempre, avvenuta nel dicembre 2023.

Il predecessore di Luiga, Paul Vogel, ha lasciato l’azienda poco dopo questi licenziamenti ma non prima di aver incassato azioni per un valore totale di 9 milioni di dollari, avendo i mercati reagito positivamente alla riduzione dell’organico.

Spotify ha affrontato alcune difficoltà inziali che hanno seguito i licenziamenti. Il gruppo non ha raggiunto tutti i suoi obiettivi nel primo trimestre del 2024, in parte perché ha sottovalutato l’impatto operativo dei licenziamenti, ha dichiarato lo scorso anno Ek agli investitori.

A novembre il responsabile delle risorse umane della piattaforma di Streaming ha spiegato a Raconteur che i licenziamenti sono stati uno “shock per il sistema” per alcuni dipendenti.

Da allora, tuttavia, Spotify si è riscattata delle sue brutali decisioni di taglio dei costi. Le azioni del gruppo sono incrementate oltre il 170% negli ultimi 12 mesi, aumentando il valore di Spotify di circa 80 miliardi di dollari.

Luiga è ora chiamato a fare quel lavoro che il suo capo pensava potesse fare Vogel.

In seguito alle dimissioni di Vogel, Ek ha dichiarato che nei due anni precedenti Spotify ha lavorato per “spendere più in linea con le aspettative del mercato, finanziando al contempo le significative opportunità di crescita che continuiamo a identificare”, prima di dare una valutazione sull’apparente inadeguatezza di Vogel.

“Ho parlato molto con Paul circa la necessità di bilanciare attentamente questi due obiettivi. Nel corso del tempo, siamo giunti alla conclusione che Spotify stesse entrando in una nuova fase e avesse bisogno di un CFO con un diverso mix di esperienze. Di conseguenza abbiamo deciso di separarci”.

Maglietta o completo che sia, Luiga dovrà far leva su questi due aspetti per far sì che Spotify, l’anno prossimo, raggiunga nuovi record.

Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com