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A Milano c’è la Bit e intanto il turismo italiano cresce

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Velasco25 Articolo

Più di mille espositori da 62 Paesi di tutto il mondo, tour operator, aziende specializzate, rappresentanti di catene alberghiere. E oltre 40 incontri su overtourism, sostenibilità, intelligenza artificiale, nomadismo digitale e tutto è (moderno) turismo. Dal 9 all’11 febbraio, nella nuova location di Fiera Milano Rho, torna l’appuntamento con la Bit, la Borsa Italiana del Turismo giunta alla sua 45esima edizione e principale manifestazione nostrana per l’innovazione del settore travel (https://bit.fieramilano.it). Europa, Asia, Stati Uniti, America Latina, Africa e naturalmente gli stand regionali italiani per progettare le vacanze per viaggiatori d’ogni età ma anche fare il punto per gli operatori specializzati.

Boom Giubileo
Turismo sempre strategico per l’Italia, che anche nel 2024 s’è confermata tra le mete più gettonate dai turisti stranieri, col Centro Studi di Confindustria che ha registrato nel nostro Paese una spesa turistica record di 110 miliardi di euro, con una crescita annua dell’esborso straniero del 6,9% e un impatto diretto e indiretto dell’11% sul Pil nazionale. Dati confermati dall’Osservatorio Turismo delle community online di riferimento del settore Visit Italy, che colloca l’Italia al terzo posto per numero di presenze complessive annue tra i Paesi europei, dietro soltanto a Spagna e Francia. I nostri visitatori sono soprattutto tedeschi, seguiti da americani, francesi e britannici. Ma quelli in maggiore risalita sono i giapponesi, aumentati del 218,6% dal 2020 al 2024 (Istat). Le mete più ambite secondo il report “Il turismo del futuro 2025” sempre di Visit Itay, su un campione rappresentativo di oltre 4mila viaggiatori internazionali, restano le città d’arte, che attirano il 36,7% dei visitatori, ma si confermano anche le destinazioni marine (30,6%) e quelle montane (29,9%). Il Colosseo resta l’attrazione più visitata, davanti a, nell’ordine, Uffizi fiorentini, Pompei e Duomo milanese. Roma la città preferita, poi Milano, Firenze e Napoli. In un ordine differente da quello stilato invece dall’Istat per il 2023 che, nella classifica dell’afflusso di stranieri, fermo restando il primato della Capitale con 37 milioni di presenze, invertiva Firenze (12,6 milioni) e Milano (12,5) e collocava soltanto al dodicesimo posto Napoli (3,6 milioni). A guidare le fila per l’istituto di statistica tra le regioni è stato invece il Veneto (16,1% del totale), fanalino di coda il Molise (0,1%). Tendenze ormai consolidate i viaggi brevi e il turismo multi-destinazione, tanto che la media di permanenza in una località è di 6,47 notti. Il 61,8% inoltre s’è spostato lo scorso anno in Italia per piacere, il 18,2% per visitare amici e parenti e il 17,3% per lavoro. Soltanto l’1,4% per motivi religiosi, dato però evidentemente destinato a salire in questo 2025 con il Giubileo. L’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio prevede infatti 35 milioni di arrivi in Italia per l’evento, una spesa complessiva di quasi 17 miliardi di euro soltanto a Roma e riscontri positivi su tutto il Paese.

Nuove avventure
E gli italiani? Secondo l’Istat si muovono meno all’interno del Paese (-2,5% nel 2023 rispetto al 2022) e nel 2023 hanno preferito, nell’ordine, Francia, Germania e Austria per i viaggi “brevi” da una a tre notti. Mentre per le vacanze con più di quattro pernottamenti preferenza per la Spagna, seguita a sorpresa dalla Romania e ancora dalla Francia. In generale però per l’89% degli intervistati da Visit Italy prevale su tutto il desiderio di nuove avventure e quindi di destinazioni sconosciute, soprattutto tra i millennials ispirati sempre più dai social media anche per i viaggi.

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