Quante volte al giorno tocchi il tuo smartphone? È piuttosto facile perdere il conto, poiché sembra che i nostri cellulari non ci abbandonino mai, nemmeno quando andiamo in bagno. Ma attenzione: così il tuo telefonino può diventare un terreno di coltura per batteri fecali e virus.
Diversi studi condotti sugli operatori sanitari mostrano l’elevato livello di contaminazione da batteri e microrganismi dei loro smartphone, ma questo fenomeno non si verifica solo in contesti clinici, anzi. Uno studio del 2017 sui telefoni degli studenti delle scuole superiori ha rilevato la presenza di oltre 17.000 copie di geni batterici per dispositivo: più copie di geni ci sono, maggiore è il potenziale per una crescita più rapida dei batteri.
La cosa più sconvolgente è che i ricercatori dell’Università dell’Arizona hanno scoperto che gli smartphone trasportano 10 volte più batteri di una tavoletta del water, tra i quali figurano Escherichia coli, Salmonella, norovirus, stafilococco e gonorrea. Ciò può comportare una notevole esposizione, poiché un sondaggio di Reviews.org riporta che gli americani controllano i loro telefoni ben 205 volte al giorno.
“I telefoni delle persone sono esposti ai battei quando si va in bagno”, afferma il dottor Suraj Saggar, primario di malattie infettive presso l’Holy Name Medical Center nel New Jersey. “Poi basta mettere lo smartphone in una tasca o in una borsa al buio, consentendo ai batteri di crescere”.
I più comuni microrganismi sugli smartphone
Poiché i nostri telefoni sono con noi quasi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, è facile che vengano esposti a batteri provenienti da diverse fonti, afferma Kim Shumate, direttore della prevenzione delle infezioni presso l’University of Maryland St. Joseph Medical Center, con un background in microbiologia clinica.
I microrganismi più comuni sul tuo telefono sono batteri fecali come l’Escherichia coli o la Salmonella, così come virus come il norovirus, l’influenza e il rinovirus (il comune raffreddore), afferma Saggar.
I potenziali punti di contatto possono essere l’acqua schizzata dal lavandino o dal water, le goccioline di tosse o starnuti altrui e le nostre mani sporche che entrano in contatto con varie superfici.
“È sempre molto difficile individuare la fonte esatta” di contaminazione, dice Shumate a Fortune.
Alcuni patogeni possono vivere sul tuo telefono fino a cinque mesi, secondo Shumate, ma la maggior parte dei virus come il norovirus e il rinovirus possono farlo solo per circa una settimana, aggiunge.
Sebbene ammalarsi dal telefono sia sicuramente possibile, la specialista pensa che non sia così frequente come ammalarsi per il contatto diretto con una persona infetta.
Come disinfettare il telefono
Gli esperti consigliano comunque di disinfettare regolarmente il telefono, almeno una volta al giorno. Ecco alcuni suggerimenti che specialisti come Saggar e Shumate consigliano per garantire la pulizia più efficace:
- Utilizza salviette con alcol isopropilico al 70% per pulire il telefono e la custodia, quindi procedi con un panno in microfibra.
- Trova prodotti che promettono di uccidere determinati virus, come soluzioni o salviette che eliminano il norovirus o l’influenza.
- Controlla le etichette sui prodotti per la pulizia. La maggior parte di quelli sbiancanti deve rimanere sul telefono per almeno tre o cinque minuti, afferma Shumate, mentre altri solo per un minuto prima di essere rimossi.
- Valuta l’utilizzo di una scatola disinfettante a raggi ultravioletti, che uccidono i batteri.
- Lavati le mani
Anche con una disinfezione regolare del telefono, gli esperti sottolineano l‘igiene delle mani. “Non è necessariamente il telefono in sé, ma quello che fai con le mani dopo averlo toccato”, dice Shumate.
Poiché le persone spesso si toccano distrattamente il viso, il rischio maggiore di contrarre una malattia per via dei batteri sullo smartphone è proprio attraverso le mani non lavate, che diffondono germi a occhi, naso e bocca, concludono gli esperti.
L’articolo completo è su Fortune.com