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Tumore: la dieta mima digiuno potenzia l’immunoterapia

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Adyen Articolo
Velasco25

Potenziare l’effetto dell’immunoterapia anti-tumore, ‘spegnendo’ l’infiammazione e riducendo la tossicità per il cuore. In che modo? Grazie alla dieta mima digiuno. A evidenziarne i benefici è uno studio italiano, pubblicato su ‘Nature Communication’ da Vincenzo Quagliariello, ricercatore del Pascale di Napoli, quest’anno inserito nella lista dei 40Under40 da Fortune Italia.

Il lavoro – realizzato dalla Struttura Complessa di Cardiologia dell’Istituto Nazionale dei tumori di Napoli in collaborazione con l’University of Southern California (Los Angeles) e l’Ifom di Milano – si è classificato al primo posto del premio Aiace, Fondazione che opera per il sostegno della ricerca in campo oncologico.

La dieta mima digiuno, o a intermittenza, si sta rivelando promettente per una serie di terapie contro il cancro. Quando abbiamo parlato con Quagliariello, ci ha spiegato che il suo campo di studio era concentrato sul legame tra “cuore, sistema immunitario e tumori, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più efficaci e meno tossiche”. Ebbene, il lavoro mostra come più di un giorno alla settimana di digiuno amplifichi l’attività tumorale dell’immunoterapia, riducendo l’infiammazione sistemica e gli eventi avversi cardiovascolari.

Vincenzo Quagliariello

La dieta intermittente

Al centro della ricerca del giovane ‘cervello’ del Pascale c’è la Fasting mimicking diet o digiuno intermittente, una strategia che sta guadagnando popolarità. Ne esistono vari tipi: in alcuni casi si pratica il digiuno a giorni alterni, in altri ci si astiene uno o due giorni non consecutivi a settimana, in altri ancora ogni giorno si consumano solo due pasti, nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 20. Altra forma molto seguita è la ‘celebre’ 16/8: ogni giorno la finestra di tempo in cui si può mangiare è di 8 ore e viene seguita da un digiuno di 16 ore che include le ore di stop notturno. Nei periodi di digiuno è consentito bere acqua, tè o caffè non zuccherato e cibo fino a un massimo di 500 kcal.

Digiuno intermittente tra falsi miti e paure, cosa dice la ricerca

Stando al lavoro del ricercatore del Pascale, la dieta mima digiuno è capace di aumentare l’attività antitumorale degli inibitori dei checkpoint immunitari e di ridurne la cardiotossicità. Ma di che si tratta? “Gli inibitori dei checkpoint immunitari stanno rivoluzionando la terapia oncologica internazionale, con effetti significativi su diversi tipi di tumore. Tuttavia, causano effetti collaterali che vanno dai disturbi endocrini autoimmuni a un aumento del rischio di aterosclerosi, fino a una, seppur rara, grave cardiotossicità”, spiega il ricercatore.

La miocardite

Il rischio in questo caso è quello di miocardite, ovvero un’infiammazione del miocardio, il tessuto muscolare del cuore, di cui si è parlato molto in epoca Covid. In questo studio la dieta mima digiuno si è rivelata capace di aumentare significativamente l’attività  dell’immunoterapia in modelli di melanoma e cancro al polmone.

I risultati

Ma non è tutto. Come spiega Quagliariello, “la dieta mima digiuno è capace di ridurre la fibrosi, la necrosi e l’ipertrofia cardiaca causate dagli inibitori dei checkpoint immunitari. E di ridurre la miocardite e l’infiammazione cardiaca e sistemica”. Insomma, questa strategia si sta rivelando un potente alleato per i malati di tumore e per gli oncologi.

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