Il Festival? Lo vince Giorgia con La cura per me. Per le agenzie di scommesse, anche dopo aver ascoltato i brani in anteprima, è lei la favorita del 75esimo Sanremo, in programma dall’11 al 15 febbraio. A seguire nei pronostici Irama (Lentamente), il rapper Olly (Balorda nostalgia) ed Elodie (Dimenticarsi alle 7). Pochissime possibilità invece per Marcella Bella (Pelle diamante), la meno accreditata, e, restando alla vecchia guardia, Massimo Ranieri (Tra le mani un cuore). Per Giorgia, nel 2024 co-conduttrice, sarebbe la seconda vittoria dopo quella del 1995. Non solo toto-vincitore, però: si discute, immancabilmente, pure sui compensi (del presentatore Carlo Conti, dei co-conduttori, dei super-ospiti) e sugli incassi Rai, tra telespettatori previsti e vendite pubblicitarie.
(Carlo) Conti in tasca
Conti dovrà far dimenticare Amadeus, mattatore delle ultime quattro edizioni. I suoi tre precedenti promettono bene: media di 10 milioni e 725mila spettatori nel 2015, 10.629.000 nel 2016 e 10.740.000 nel 2017. Che compenso percepirà? Come sempre la Rai non l’ha ufficializzato, ma Conti stesso a radio RDS ha detto che “guadagnerà meno, assolutamente”. Memore, forse, del 2017, quando i presunti 650mila euro alimentarono polemiche, con tanto di donazione di 100mila euro a protezione civile e terremotati annunciata in conferenza stampa dal conduttore. Chiacchierati d’altronde erano stati pure gli altri suoi, sempre presunti, cachet: 550mila (2016) e 500mila euro (2015). Più dei vociferati 350mila di Amadeus nel 2024 e nel 2023 ma in linea coi (supposti) 500-600mila di Ama nel 2021 e 2022. Il record resta di Paolo Bonolis, l’unico che l’ha svelato: 1 milione nel 2009. Tanto quanto avrebbero preso Michelle Hunziker nel 2007 e Giorgio Panariello l’anno prima. Gianni Morandi nel 2011 e nel 2012 si sarebbe “fermato” a 800mila euro.
Co-conduttori, ospiti e cantanti
Intorno ai 25mila euro sarebbero invece gli assegni per i co-conduttori: nella seconda puntata Bianca Balti, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio, nella successiva Miriam Leone, Katia Follesa ed Elettra Lamborghini, nella quarta Geppi Cucciari e Mahmood, in finale Alessia Marcuzzi e il conduttore del Dopo Festival Alessandro Cattelan. Per la serata d’esordio forse Leonardo Pieraccioni e Panariello, i due “miei amici” ipotizzati da Conti. Ai cantanti, infine, 50mila euro circa di rimborso spese (giudicati insufficienti dalle case discografiche), ma non soldi extra per chi vince. E gli ospiti, tra i quali Jovanotti e Damiano David (senza Maneskin)? Nel 2024 spaventarono gli ufficiosi 200mila euro per l’infastidito John Travolta (ne aveva già presi, pare, 400mila nel 2006), così come i vociferati 800mila (ma forse erano 350mila) a Jennifer Lopez (2010) e i supposti 700mila per Adriano Celentano (2012), devoluti però dal Molleggiato interamente in beneficenza.
Pubblicità, non canone
La Rai ha sempre precisato che a pagare Sanremo non è il canone ma la vendita degli spazi pubblicitari a investitori e partner, che quest’anno saranno come main sponsor Costa Crociere, Eni, Suzuki e Tim, e poi Coca Cola, Veralab, Generali e Cioccolato Novi. Rai Pubblicità stima una raccolta di 67 milioni di euro (60,2 milioni nel 2024) e ha aumentato il costo degli spot: nella finale, durante la pausa delle 21.45, il primo e l’ultimo spot (di 15 secondi) costeranno 152.515 euro ognuno mentre gli interni 138.650 euro. Questo per una media prevista di 7 milioni di spettatori. Lontani (altri tempi) dalla media record di 16 milioni e 845mila spettatori (la seconda serata addirittura 18 milioni e 389mila) del 1995, ma giudicati soddisfacenti dalla Tv di Stato, che col Festival vince sempre.