Farmaci come Ozempic* e Wegovy* erano partiti già alla grande per i loro effetti su diabete di tipo 2 e perdita di peso. Ma un nuovo studio suggerisce che questi due potrebbero rappresentare solo un piccolo campione dei potenziali usi di questi medicinali.
Lo studio, condotto dai ricercatori del Veterans Affairs St. Louis Health Care System, mostra che l’uso dei GLP-1, così come sono classificati, è associato a rischi ridotti per una serie di problemi di salute, tra cui disturbi da abuso di sostanze, idee di suicidio, schizofrenia e altri disturbi psicotici. È stata riscontrata anche una riduzione del rischio di disturbi neurocognitivi come l’Alzheimer e la demenza, insieme a infezioni, cancro al fegato e persino disturbi della coagulazione potenzialmente letali.
Come e perché i farmaci abbiano benefici per la salute così ampi è un tema oggetto di ulteriori ricerche; si è scoperto comunque che i farmaci GLP-1 aumentano i rischi di alcune condizioni, tra cui calcoli renali e bassa pressione sanguigna. Tutto sommato, però, i risultati dello studio suggeriscono una nuova frontiera di potenziali benefici, soggetti, ovviamente, a ulteriori indagini e alla prova del tempo.
“Penso che abbiamo bisogno di più dati per aiutarci a capire se questi benefici sono mantenuti per lunghi periodi di tempo. Inoltre non sappiamo se questi farmaci comportino rischi a lungo termine dopo cinque o 10 anni di utilizzo”, afferma Ziyad Al-Aly, che ha guidato lo studio e dirige il Clinical Epidemiology Center presso il VA St. Louis Health Care System. Ma visti i dati complessivi, “sono più incoraggiato sul futuro del GLP-1 e sulle potenziali promesse” di questi medicinali anti-obesità e diabete.
Un effetto su decine di malattie
Lo studio ha incluso quasi 2 milioni di pazienti, il che lo rende il più grande mai condotto su questo gruppo di agonisti del GLP-1. Tutti i partecipanti, seguiti per circa tre anni e mezzo, avevano il diabete di tipo 2. Circa 215.000 persone assumevano farmaci GLP-1, mentre il resto prendeva altri farmaci per il diabete.
Al-Aly e il suo team hanno incluso tutti i farmaci GLP-1, valutandone l’effetto su un catalogo completo di 175 risultati sulla salute. Così i ricercatori hanno scoperto che l’uso di GLP-1 era associato a un rischio ridotto per 42 problemi di salute (24%) e a uno aumentato di 19 (11%).
Oltre al controllo del glucosio e alla perdita di peso, erano attesi benefici come una riduzione del rischio di ictus, infarti, eventi cardiaci gravi e malattie renali, poiché alcuni farmaci GLP-1 hanno già dimostrato di essere utili nel ridurre l’incidenza di questi disturbi nelle persone con diabete di tipo 2 negli studi clinici. Ma a colpire il team, sono stati gli effetti neurologici dei farmaci anti-obesità analizzati.
“C’è molto chiaramente un aspetto neurotropico nei GLP-1, nel senso che i farmaci riducono effettivamente il rischio di un bel po’ di condizioni neurologiche”, afferma Ziyad Al-Aly. Questi farmaci possono sopprimere i centri nel cervello responsabili del desiderio, lo stesso meccanismo che potrebbe contribuire alla perdita di peso, continua Al-Aly. In modo simile, uno studio pubblicato quest’estate ha dimostrato che i pazienti che assumevano semaglutide avevano un rischio significativamente inferiore di cercare assistenza medica per l’uso di tabacco rispetto a quelli che assumevano altri farmaci antidiabetici.
Come qualsiasi studio, ci sono delle limitazioni. I dati sono tratti dal database VA, fortemente sbilanciato al maschile ma anche per età e origine etnica. Ebbene, lo studio ha rilevato lievi riduzioni del rischio di demenza (8%) e Alzheimer (12%), non schiaccianti, ma comunque degne di nota. “Non è una panacea”, dice Al-Aly, ma piuttosto una sorta di beneficio collaterale degli agonisti del GLP-1. Il ricercatore ha paragonato l’effetto del farmaco su quelle condizioni a “un lavoro secondario. Nessuno ha progettato i GLP-1 per ridurre l’Alzheimer”.
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