Tutti pazzi per l’Italia. Chiamiamola la voglia del Belpaese, la sua cultura, le sue città d’arte, ma non solo. Ipotizziamo anche che la normativa fiscale da noi, al momento, sia particolarmente vantaggiosa per i Paperoni. I ricchi, attratti dalla “tassa piatta” fino a 200mila euro all’anno di imponibile sanno che venire in Italia, spostando la residenza fiscale, può aver senso anche per pagare meno tasse. E allora ecco perché, soprattutto Milano sta trainando la crescita del segmento lusso nell’immobiliare. Basta fare un giro per la città, chiedere agli addetti ai lavori delle agenzie del real estate per scoprire che mai come ora gli immobili di pregio siano molto ricercati, soprattutto dalla clientela «straniera».
Anche nel 2024, in base ai dati del report annuale elaborato dal portale immobiliare italiano per l’estero Gate-away.com, il nostro Paese si conferma una delle mete preferite per chi cerca una nuova casa all’estero, spinto dal desiderio di migliorare la propria qualità della vita. Gli americani si confermano al primo posto nella classifica delle nazionalità più attive, con il 29,92% delle richieste totali. Seguono i britannici al secondo posto, con il 9,78%, un risultato che consente ai cittadini di Oltremanica, nonostante le difficoltà legate alla Brexit, di superare i tedeschi in difficoltà complice la recessione del Paese per il secondo anno consecutivo.
Quel che è evidente è che Milano si sta imponendo come nuova meta per i grandi patrimoni, attirando capitali stranieri grazie alla flat tax e a un mercato immobiliare attraente per chi ha fondi da investire. Si è registrata una vera impennata di nuovi residenti stranieri nella città lombarda, in particolare da Paesi noti come paradisi fiscali. Cipro, Panama, Antigua, Bahamas e Barbados hanno visto un insolito flusso migratorio «al contrario», con decine di facoltosi individui che hanno scelto di spostare la propria residenza fiscale in Italia.
La flat tax italiana consente a chi trasferisce la propria residenza fiscale di pagare una cifra fissa sui redditi prodotti all’estero. Da pochi mesi la soglia è passata da 100.000 a 200.000 euro all’anno. Per chi dispone di redditi milionari, ciò si traduce in un risparmio fiscale di milioni rispetto ad altri Paesi europei. Acquistando un immobile in Italia la durata del beneficio si estende da 5 a 10 anni, rendendo l’investimento immobiliare ancora più allettante.
Nell’anno di introduzione di questo schema di tassazione agevolata i ricchi che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia sono stati 98. Nel 2018 erano già diventati 263, per poi raggiungere le 429 unità nel 2019, e nel 2020 salire a 790 e arrivare quasi a mille nel 2021. L’arrivo di centinaia di paperoni ha avuto dunque un forte impatto sul mercato immobiliare milanese, come evidenziato anche dal «Wealth Report 2024» realizzato dall’agenzia Knight Frank. Secondo il report negli ultimi anni si è assistito a un significativo incremento degli «Ultra high net worth individual», super ricchi con una disponibilità superiore ai 30 milioni di dollari, che acquistano attici da utilizzare come prima casa.