Sono dieci le offerte vincolanti per l’acquisizione dell’ex Ilva di Taranto arrivate sul tavolo dei commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Da oggi entra nel vivo il lavoro di analisi, che andrà avanti almeno per una settimana, come hanno fatto sapere i commissari Fiori, Quaranta e Tabarelli. Soltanto tre offerte riguardano l’interno polo siderurgico, sette invece si riferiscono ad asset specifici.
La valutazione ponderata terrà conto di due proprietà fondamentali: il piano industriale, con la decarbonizzazione della produzione – e l’occupazione. Su quest’ultimo punto, la richiesta è quella di “proseguire le attività imprenditoriali acquisite per almeno un biennio e mantenere dei livelli occupazionali che saranno individuati”.
I commissari straordinari hanno sottolineato infatti che sarà dato “particolare riguardo agli aspetti occupazionali, alla decarbonizzazione e all’entità degli investimenti, al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile degli impianti e la massima tutela del lavoratori coinvolti”.
Tra le offerte ricevute, tre sono per tutti i complessi aziendali: la cordata azera composta da Baku Steel Company Cjsc e Azerbaijan Investment Company, Bedrock Industries management e l’indiana Jindal Steel International. Sette invece le offerte interessate a singoli asset, tra cui quelle provenienti dai gruppi Marcegaglia, Eusider e Sideralba.
“Sebbene il termine stabilito non sia da considerarsi perentorio – ricordano i commissari – eventuali proposte che dovessero pervenire in una fase successiva, saranno valutate solo se presenteranno condizioni particolarmente favorevoli per la procedura in corso”.
“La partecipazione così significativa di grandi attori internazionali conferma che siamo sulla strada giusta per il rilancio della siderurgia italiana – ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – Questa è la fase decisiva. Servono responsabilità, coesione e unità d’intenti”.