Mike Wirth, Ceo di Chevron, vede del potenziale nei piccoli reattori nucleari modulari, che di recente sono diventati popolari nel settore tecnologico, e ha aperto a un coinvolgimento più diretto dell’azienda. Parlando all’Atlantic Council il 6 dicembre, il capo del secondo colosso energetico statunitense per capitalizzazione di mercato ha sottolineato che Chevron ha già investito in aziende che sviluppano piccoli reattori modulari a fissione e in startup che lavorano sulla fusione.
“Si tratta di capire in che direzione si sta muovendo la tecnologia e pensare alle applicazioni”, ha spiegato Wirth, aggiungendo che Chevron ha esperienza nel lavorare in ambienti fortemente regolamentati, proprio come l’industria nucleare. Wirth ha sottolineato che Chevron gestisce anche centrali elettriche a gas per supportare le proprie attività in alcuni luoghi lontani senza un facile accesso alla rete energetica.
“Un modo per decarbonizzare questo settore potrebbe essere il nucleare modulare di piccole dimensioni in alcuni di questi luoghi remoti”, ha detto Wirth. “Sono un sostenitore di questa tecnologia. Penso che il mondo ne abbia bisogno e che un’azienda come la nostra possa avere un ruolo importante”. Tutto ciò avviene mentre Google, Amazon e Microsoft hanno firmato negli ultimi mesi accordi sull’energia nucleare per alimentare le loro tecnologie di AI.
Investimenti che sono la conseguenza di una nuova consapevolezza: altre fonti di energia potrebbero non essere disponibili alla velocità e su scala tale da soddisfare l’inarrestabile corsa all’intelligenza artificiale del settore tecnologico.
Nel frattempo, l’omologo di Wirth alla Exxon Mobil, un’altra azienda Fortune 500, ha messo in guardia gli analisti di Wall Street sulle tempistiche dell’energia nucleare, poiché il tipo di piccoli reattori modulari in cui la Silicon Valley sta investendo potrebbe non essere pronto per le operazioni commerciali prima del prossimo decennio.
“Se state scommettendo sul nucleare e su qualcosa che arriverà in futuro, la strada da percorrere è lunga”, ha dichiarato mercoledì Darren Woods alla conferenza Reuters Next, secondo quanto riportato dalla Cnbc.
Questa settimana Exxon ha annunciato l’intenzione di contribuire alla generazione di energia per i data center dell’intelligenza artificiale. Dopo una prima fase di avvio, l’azienda immagazzinerà le emissioni e fornirà gas naturale alle centrali elettriche, ha spiegato Woods, aggiungendo che Exxon non intende lanciare un’attività separata di generazione di energia. Da parte sua, anche Chevron sta cercando di alimentare i centri dati. “È un settore in cui la nostra azienda è ben posizionata”, ha dichiarato alla conferenza Jeff Gustavson, presidente della nuova attività energetica di Chevron.
L’articolo originale è disponibile su Fortune.com
