Uno strumento di riferimento per i decisori politici di tutto il mondo, contenente linee guida per affrontare le sfide legate all’uso dell’intelligenza artificiale nei processi elettorali.
È stato presentato ieri, a Roma, il Global Policy Brief su AI ed elezioni redatto da otto esperti internazionali ospitati dalla Società italiana per l’organizzazione internazionale (SIOI). Il documento, che sarà reso pubblico il 1° febbraio, ha l’obiettivo di garantire che l’impiego dell’AI sia posto al servizio della democrazia e dei diritti fondamentali.
Durante l’incontro con i giornalisti, la professoressa Catherine Régis – dell’Università di Montréal – alla guida del gruppo di esperti, ha spiegato: “Lo studio non si riferisce solo al momento delle elezioni, ma più in generale guarda al rapporto che abbiamo con governi e attori chiave. Dobbiamo essere sempre consapevoli dell’impatto, positivo o negativo, che l’AI può avere”. E ancora : “Il 2024 è stato un anno di consultazioni e rappresenta il momento in cui l’AI si è integrata in questo processo. Ci sono quindi molti esempi da cui trarre insegnamento ed è per questo che abbiamo deciso di concentrarci sul tema proprio adesso”.
“Dal nostro lavoro emerge la necessità, per i governi, di fare valutazioni e costruire nuove competenze all’interno degli organi adibiti al controllo del processo elettorale, della società civile e delle istituzioni”, ha spiegato Florian Martin-Bariteau, professore dell’Università di Ottawa che ha guidato il gruppo insieme alla professoressa Régis. “Quello che abbiamo imparato – ha proseguito – è che ci servono di più dati”.
“La creazione di nuove competenze – ha precisato ancora la professoressa – è molto importante. Ci rendiamo conto che i governi di tutto il mondo non sono affatto preparati ad affrontare gli effetti dell’AI. Non per tutti i Paesi però valgono le stesse regole. Le sfide da affrontare sono diverse, così come gli strumenti a disposizione”.
I lavori hanno preso il via il 9 novembre con una conferenza su diplomazia e intelligenza artificiale tenuta dalla professoressa Régis e introdotta dall’ambasciatore Riccardo Sessa, presidente della SIOI, e dalla Dottoressa Laurence Fouquette-L’Anglais, delegata del Québec in Italia. Così come emerso dalla presentazione del documento, anche durante la conferenza la studiosa si è soffermata sull’importanza di un approccio etico e inclusivo all’AI, capace di promuovere i valori democratici e l’equità globale.
Alla stesura del Policy Brief, avvenuta nella Capitale proprio a conclusione dell’anno della Presidenza italiana del G7 – che ha attribuito all’intelligenza artificiale un ruolo strategico – hanno partecipato anche i professori Carlos Affonso de Souza, Célia Zolynski, Gina Neff, Jake Effoduh, Juan David Gutierrez Rodriguez e il moderatore Réjean Roy.