È la grande sfida di ogni anno. Si sale sulla bilancia speranzosi nei primi giorni di dicembre, ci si lascia andare ad aperitivi e cene di lavoro, si raggiunge l’apice della buona tavola (e delle calorie introdotte) con il Natale e Capodanno. Poi, dopo le feste, comincia l’epoca della remise en forme. Il percorso è sempre più o meno simile. Ma si può superare indenni (sul fronte del metabolismo, ovviamente) il Natale e offrire all’organismo le basi per ridurre i processi di stress e invecchiamento cellulare, pur soddisfacendo il palato?
La soluzione va oltre il mantenimento del peso forma. E passa attraverso osservazioni biologiche e metaboliche che vanno conosciute. Magari per aggiungere alle ricette tradizionali (da non abbandonare mai) qualche ingrediente apparentemente impercettibile, ma benefico. Il tutto per anticipare e gestire eventuali problemi, ricordando che pranzi e cenoni sono solo una variabile puntiforme nell’ambito di un’alimentazione sana secondo il modello mediterraneo. E senza dimenticare il valore del movimento regolare, come antidoto naturale all’eccesso calorico. L’importante è tenere a mente dieci parole, magari poco note, per aiutare le cellule, la digestione ed il benessere metabolico. Eccole.
- Glicosilazione Porta zuccheri come il glucosio a legarsi alle proteine cellulari. Lo zucchero blocca la chiave con cui la proteina stessa ‘apre’ alla sostanza con cui deve legarsi, con un superlavoro della cellula.
- Integrale Gli alimenti integrali possono aiutare a ridurre i picchi della glicemia perché il processo di ‘destrutturazione’ delle molecole di carboidrati è più lento e, quindi, rallenta l’assorbimento del glucosio.
- Enzimi Tra le loro funzioni, agevolano la pulizia delle cellule. C’è però bisogno di formarli e servono anche gli aminoacidi essenziali, che il corpo non può prodursi da sé. Quindi ricordate le proteine ad alto valore biologico.
- Cocktail Non stiamo parlando di alcolici. Ma piuttosto dell’importanza di associare legumi e cereali nello stesso pasto. In questo modo si riesce a creare un mix proteico utile, come ad esempio nella pasta e fagioli.
- Cotto Stando nel mondo delle proteine, a parità di contenuto proteico la carne cruda è più difficile da digerire e assimilare di quella cotta. E i batteri presenti ‘predigeriscono’ il prosciutto cotto, aiutandoci.
- Proteasi Questi enzimi sono in grado di scindere le proteine. Così, associando carne e frutta, non si modificano le calorie ma può migliorare l’assorbimento proteico. Aiutano mele, arance, ananas e papaia.
- Bioflavoni Sono composti che aiutano a ripulire le cellule mantenendole più sane. Sono presenti nella frutta e posseggono questa attività protettiva. Ma attenzione: c’è bisogno che siano sempre disponibili.
- Terpeni Alcuni frutti e determinate verdure contengono anche questi speciali composti. L’abitudine a consumarli potrebbe aiutare anche a contrastare gli eccessi di colesterolo delle ricette di Natale.
- Alghe Come i pesci, diverse ‘erbe di mare’ possono aiutare a mantenere fluida la membrana cellulare, grazie all’azione degli acidi grassi omega-3, a patto che ci siano antiossidanti di frutta e verdura, meglio se cruda.
- Spezie Per limitare il sale senza rinunciare ai piaceri del palato, puntate su rosmarino, salvia, origano e timo. E non solo perché proteggono, ma anche per conferire colore e profumo ai piatti delle feste.