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Quanto è potente IT4LIA, il supercomputer AI di Bologna: parla Francesco Ubertini (Cineca)

Il Presidente Francesco Ubertini - Foto di Mattia Balsamini (3) supercomputer Cineca - ai factory supercomputer It4lia
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Velasco25 Articolo

Bologna al centro dell’intelligenza artificiale europea e del supercalcolo mondiale. Arrivano le nuove AI Factory selezionate dall’EuroHPC, la rete di supercomputer dell’Ue che ha annunciato di aver approvato sette delle proposte avanzate dai Paesi membri. Su questi mega processori dedicati all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale l’Ue punta 1,5 mld di euro. Quasi un terzo va al supercomputer chiamato IT4LIA che verrà costruito a Bologna, sede del grande polo di supercalcolo gestito dal Cineca.

Quello bolognese sarà uno dei due progetti più importanti dell’iniziativa europea che punta a raddoppiare la potenza di calcolo della sua rete di cervelloni. A IT4LIA andranno 430 mln, il massimo possibile per un singolo progetto e il primo finanziamento per importo a parimerito con quello finlandese legato al supercomputer Lumi. “La cifra è importante”, dice a Fortune Italia il presidente di Cineca, Francesco Ubertini. “Per fare un confronto l’investimento per Leonardo è stato di 250 mln di euro”.

Di quei 430 mln, 400 saranno dedicati all’infrastruttura (il computer dell’AI factory) e 30 ai servizi associati per un totale di tre anni, “ovvero dieci all’anno”, spiega il presidente.

Un’infrastruttura fondamentale per l’Europa

“L’Europa ha investito su quella che oggi è l’infrastruttura pubblica più potente al mondo e Bologna è uno dei nodi più importanti”, racconta Ubertini.

“Così si investe su una piattaforma dove imprese, startup e il mondo della ricerca possano trovare risorse utili per sviluppare e adottare soluzioni digitali, quelle che nel rapporto Draghi vengono menzionate come fondamentali per il futuro europeo. Dobbiamo ringraziare tutti gli attori coinvolti: il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, il prefetto Bruno Frattasi a capo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il Sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano. La fabbrica sarà un ecosistema aperto con servizi che riguardano dati, algoritmi, testing e certificazione di tecnologie per sviluppare soluzioni AI e favorirne l’adozione nel tessuto economico produttivo”.

In questo momento, le iniziative di casa al Tecnopolo sono tantissime, racconta il presidente del Cineca. Tra IT4LIA, Leonardo, Lisa e computer quantistici, facciamo un po’ di chiarezza su cosa sta succedendo a Bologna, che nel giro di due anni si ritroverà con una potenza di calcolo enorme rispetto a quella attuale.

It4lia, uno dei supercomputer più potenti del mondo?

Capire quanto sia potente una macchina focalizzata sull’intelligenza artificiale non è semplicissimo. La classifica di riferimento, la Top 500, è dedicata ai supercomputer tradizionali e alla potenza dei loro nodi di calcolo. Nei supercomputer AI invece è importante anche la velocità di connessioni tra diverse Gpu, spiega Ubertini.

In ogni caso, anche considerando i supercomputer ‘tradizionali’, secondo il presidente del Consorzio interuniversitario, il nuovo supercalcolatore sarà “tra i più potenti al mondo”.

La sua potenza raggiungerà l’exascale (un miliardo di miliardi di operazioni al secondo) quattro volte più potente dell’altro gigante italiano del supercalcolo, Leonardo (250 milioni di miliardi di operazioni al secondo) e abbastanza ai primi posti della classifica mondiale, scalzando qualche concorrente americano (al momento il primo supercomputer non Usa nella classifica è proprio Leonardo).

Ma se si parla di intelligenza artificiale il distacco tra i due supercomputer aumenta ancora.

“Stiamo parlando di una macchina almeno 40 volte più potente di Leonardo per applicazioni AI”, dice Ubertini.

Presto arriverà un altro gigante del calcolo per l’Italia: proprio pochi giorni fa iGenius (che collabora anche con il Cineca) ha lanciato il suo supercomputer costruito con Nvidia.

Quando e dove verrà acceso Colosseum, il supercomputer italiano di iGenius e Nvidia

Le tempistiche dell’AI factory

Quando si arriverà ad accendere il nuovo supercomputer?

La tempistica, per Ubertini, “è stata impressionante: questa iniziativa parte da una revisione della strategia europea di febbraio che ha richiesto una modifica di regolamento e un passaggio in Parlamento europeo. In pochi mesi siamo arrivati all’approvazione dei progetti e alla firma degli agreement il prossimo gennaio e il kickoff delle AI factory a marzo”.

Sempre a marzo si terrà la gara per assegnare la costruzione di infrastruttura e servizi del supercomputer, mentre l’installazione avverrà dopo l’estate 2025 e l’accensione entro il 2026, riassume il presidente.

Per fare un altro confronto con Leonardo, in quel caso dalla Call for interest del 2017 all’inaugurazione sono passati circa 5 anni.

A inizio 2025 la costruzione dei computer quantistici

IT4LIA verrà costruito vicino a Leonardo, e farà parte di un ecosistema composto da quattro macchine: IT4LIA, Leonardo e i due computer quantistici per i quali le gare sono state appena aggiudicate da due startup: la francese Pasqal (che usa una “tecnologia ad atomi neutri”, spiega Ubertini) e la nordeuropea Iqm (“tecnologia della superconduttività”).

Le inaugurazioni dei due computer quantistici sono previste a inizio 2025.

In pratica, le due macchine quantistiche verranno usate come acceleratori dei supercalcolatori, per i quali a loro volta i compiti verranno divisi tra quelli ‘generali’ (Leonardo) e quelli di intelligenza artificiale (IT4LIA).  Questo tipo di struttura e di sperimentazioni “è in corso in vari centri di supercalcolo. Le tecnologie quantistiche sono tante, quindi in questo momento tutti gli utilizzi sono ‘sperimentali’: insomma, ognuno lo sta facendo a modo suo”, dice Ubertini.

In arrivo anche Lisa

Leonardo proverà a difendersi: quando arriverà il suo upgrade, Lisa, il rapporto con la potenza di calcolo di IT4LIA non sarà più solo di 4 a 1, dice Ubertini. Ma in ogni caso It4LIA sarà il supercomputer più potente. La gara per Lisa, dice il presidente, “si sta aggiudicando in questi giorni”.

Chi farà partire il supercomputer e l’utilizzo gratis per startup e pmi

Chi accenderà, di fatto, il supercomputer IT4LIA? Del nucleo di soggetti iniziali che si dovranno occupare di preparare l’infrastruttura e i servizi di base fanno parte il Cineca, il Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing, la fondazione di Torino AI4industry nata quest’anno, la fondazione Bruno Kessler di Trento, l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza – che oltre a essere un soggetto promotore erogherà anche servizi – il Centro di competenza dell’ EuroHpc in Italia e l’agenzia Italia meteo.

“Questa è la base, ma l’ecosistema è aperto, per cui si aggiungeranno soggetti pubblici e privati. La logica è che per Pmi e startup i servizi siano erogati gratuitamente. Sarà una sorta di stabilimento produttivo a cui possono accedere più soggetti sfruttando una piattaforma che ha grandi barriere all’ingresso, dal punto di vista dei costi”.

In arrivo il primo supercomputer industriale

A inizio dicembre al consorzio italiano Innovate è andato il supercalcolatore dedicato all’industria e da 17 mln di euro promosso, ancora una volta, da EuroHPC.

In questo caso protagonista è sempre Cineca, Almawave (che a Bologna sviluppa Velvet, il suo modello di AI), Autostrade per l’Italia, Fondazione IFAB, Snam, UnipolSai, BI-REX, Fondazione ICSC.

Il supercomputer fornirà capacità di supercalcolo, appositamente progettate per soddisfare le esigenze di sicurezza, riservatezza e integrità dei dati degli utenti industriali europei. E’ il primo sistema EuroHPC nel suo genere, e “svolgerà un ruolo chiave nel potenziare il potenziale di innovazione delle imprese europee, rafforzando il loro know-how e favorendo lo sviluppo di competenze informatiche avanzate”, secondo l’Ue.

Le sette AI factory europee

La metà del miliardo e mezzo messo a disposizione delle AI factory sarà finanziata dall’Ue attraverso il programma Europa digitale per l’infrastruttura di AI e Horizon Europe. Le fabbriche di intelligenza artificiale selezionate saranno ospitate presso i principali hub di ricerca e tecnologia in tutta Europa:

  1. Barcellona, Spagna: “BSC AIF” presso il Centro di Supercalcolo di Barcellona
  2. Bologna, Italy: “IT4LIA” at CINECA – Bologna Tecnopolo
  3. Kajaani, Finlandia: “LUMI AIF” e CSC
  4. Bissen, Lussemburgo: “Meluxina-AI” e LuxProvide
  5. Linköping, Svezia: “MIMER” all’Università di Linköping
  6. Stoccarda, Germania: “HammerHAI” all’Università di Stoccarda
  7. Atene, Grecia: “Pharos” al GRNET

Queste non saranno ovviamente le ultime Ai factory: entro il primo febbraio 2025 verranno presentate le candidature di altri Stati membri.

“Ci aspettiamo una seconda ondata di offerte il primo febbraio”, ha detto Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia

A cosa servono le AI factory

Le AI Factory, dice la Commissione europea, avranno uno scopo principale: permettere a chi normalmente non potrebbe permettersela di accedere a una potenza di calcolo enorme per sviluppare i propri progetti. Parliamo quindi di startup, imprese (e in Italia le imprese di piccole dimensioni sono la maggior parte del tessuto imprenditoriale) e ricercatori (la vocazione principale del Consorzio interuniversitario bolognese).

Le AI factory “riuniranno gli ingredienti chiave necessari per il successo nell’intelligenza artificiale: potenza di calcolo, dati e talento. Forniranno l’accesso all’enorme potenza di calcolo di cui start-up, industria e ricercatori hanno bisogno per sviluppare i loro modelli e sistemi di intelligenza artificiale. Si prevede lo sviluppo di ecosistemi di intelligenza artificiale incentrati sui supercomputer EuroHPC, che collegano università e mondo accademico, centri di supercalcolo, industria e attori finanziari. Ciò collegherà l’eccellenza e il talento con le opportunità finanziarie necessarie per lo sviluppo e l’espansione del business”.

AI e supercomputer, il futuro di Leonardo secondo Alessandra Poggiani (Cineca)

 

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