Pensavamo di aver archiviato l’Italia divisa in due tra favorevoli e contrari ai vaccini con la fine dell’emergenza Covid. Ora però ci risiamo: complice l’ultima novità del decreto Milleproroghe, bollinato dalla Ragioneria dello Stato, e la norma che cancella le multe da 100 euro destinate a quanti non avevano rispettato l’obbligo di vaccinazione.
I dettagli
Uno stop che non prevede la possibilità, per chi ha già pagato la sanzione, di chiedere il rimborso, come invece si leggeva in una delle bozze circolate in questi giorni. “I procedimenti sanzionatori non ancora conclusi sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate” e “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate”. Infine “restano acquisite al bilancio dello Stato le somme già versate, per sanzioni pecuniarie, alla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Le cifre
L’Erario avrebbe dovuto incassare una cifra intorno ai 140 milioni di euro. Un tesoretto rimasto decisamente virtuale: le missive inviate dall’Agenzia Entrate, che erano state già ‘congelate’ fino al 31 dicembre 2024, a questo spunto svanirebbero del tutto.
Le reazioni
Non proprio una novità, visto che quantomeno un ulteriore congelamento era nell’aria da tempo. Ma l‘Italia, puntualmente, torna a dividersi: da una parte i favorevoli al colpo di spugna, che puntano sulla necessità di quella che potremmo definire una pacificazione, dall’altra i rigoristi, che si sentono presi in giro e puntualizzano come l’uscita dalla pandemia si debba proprio a chi ha aderito alla chiamata vaccinale.
“Annullare le multe ai no-vax è stata una pessima mossa politica che diminuisce la fiducia nella scienza e nei vaccini e, come conseguenza finale, mette in pericolo la salute della nostra comunità”, scrive il virologo Roberto Burioni su X.
Sulla stessa linea Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del San Martino di Genova: “L’Italia è il Paese dei condoni, delle regole – giuste o sbagliate che siano – non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l’aviaria che bussa e l’influenza che sta per esplodere”.
La voce controcorrente
Di tutt’altro avviso Gianni Rezza, già direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute e oggi professore straordinario di Igiene presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Inutile dire quanto consideri importanti i vaccini, ma quando finisce una guerra, specie se si vince (anche grazie ai vaccini), c’è sempre una amnistia! (purché preveda una pacificazione)”.
Quelli del no alla sanatoria
“Come rappresentanti del mondo medico-scientifico assolutamente non condividiamo la scelta di sanatoria delle multe ai no-vax”, esordisce in una nota Francesco Cognetti, presidente di Foce (Federazione degli Oncologi, Cardiologi ed Ematologi) e FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri ed Universitari Italiani), che riuniscono 75 Società scientifiche attive nel nostro Paese.
Si tratta di “un’iniziativa pericolosa e profondamente antiscientifica – prosegue Cognetti – Anzi dobbiamo assolutamente ribadire che sono stati proprio i vaccini a liberarci dall’incubo di Covid-19 e a ridurre fortemente l’impatto della pandemia”.
Contrari anche gli esponenti di Forza Italia. “Di fronte alla pandemia che ci ha travolti tutti e ha ucciso quasi 200mila persone, la violazione delle norme sanitarie da parte dei ‘no vax’ è stata uno schiaffo alle leggi dello Stato e, ancor peggio, un pericolo per la popolazione, soprattutto quella più fragile, esposta al rischio di contagio da chi, per motivi ideologici e antiscientifici, ha rifiutato il vaccino. Se quindi era già profondamente sbagliato continuare a prorogare la sospensione del pagamento delle multe, cancellarle è inaccettabile e significa far finta di dimenticare cos’ha rappresentato Covid per l’Italia, per i nostri cittadini, per coloro che hanno sofferto e rischiato la vita, e per i parenti delle vittime. Quella dei ‘no vax’ era tutt’altro che una battaglia di libertà e spero che durante la discussione del Milleproroghe nelle aule parlamentari, la maggioranza se ne ricordi, tornando sui suoi passi”, dice secca la senatrice e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.
No a due pesi e due misure
Articolato il pensiero del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, illustrato durante l’incontro con i giornalisti parlamentari per gli auguri di fine anno: “A me non è mai piaciuto che ci fosse una multa per una questione di vaccinazione. È vero anche che in quel momento era importante che tutte le persone fossero sensibilizzate perchè era un momento veramente drammatico. Non mi piacque che fu messa allora”, ma “se qualcuno quella multa l’ha pagata per una questione di onestà, adesso fa la figura di essere stato un fesso e questo non è bello”, si legge su Adnkronos.
“Se le multe devono essere tolte, allora che vengano tolte a tutti. Se invece devono mantenerle, le devono pagare tutti. Due pesi e due misure non vanno bene”. È netto Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri), oggi a Roma a margine degli Stati generali della Fism (Federazione italiana società medico-scientifiche).
“Dovevano togliere le sanzioni a tutti, cioè anche a chi ha pagato”, chiarisce Anelli, parlando con Adnkronos Salute. “Perché al di là del merito della questione – cioè che era un momento storico particolare in cui il Governo decise allora, secondo me legittimamente, di proteggere i cittadini attraverso il Green pass – oggi il problema non esiste più”. Però molti connazionali hanno fatto i vaccini e qualcuno ha pagato pur di non farli. Quindi, a questo punto, è più che altro una questione di equità.