Il responsabile dell’intelligenza artificiale di Amazon ha confermato lunedì che il fondatore e presidente esecutivo Jeff Bezos è “molto coinvolto” negli sforzi del gigante tecnologico in materia di AI – anche se non è più amministratore delegato – e ha rassicurato sul fatto che in termini di miglioramento i modelli di base si siano fermati. “Ogni volta che ci avviciniamo a un muro, si apre una nuova dimensione”, ha detto il vicepresidente di Amazon Rohit Prasad all’evento Brainstorm AI di Fortune a San Francisco.
Prasad, che supervisiona la divisione Artificial General Intelligence del gigante tecnologico, stava rispondendo a una domanda sul dibattito in corso in tema di AI sul fatto che le nuove versioni dei grandi modelli linguistici non stiano migliorando come un tempo. Prasad ha affermato che gli sviluppatori hanno in realtà sempre trovato il modo di superare le barriere tecniche.
“Penso che continueremo a scoprire che a volte ogni dieci anni, a volte ogni cinque, altre ogni tre anni, si continua a spostare la curva delle prestazioni verso l’alto”, ha detto. La scorsa settimana Amazon ha rilasciato una serie di nuovi modelli LLM, denominati Nova, dando alla multinazionale un importante strumento di AI interno per competere con aziende del calibro di OpenAI, Alphabet, Meta e Anthropic, una startup in cui il colosso di Bezos ha investito 8 miliardi di dollari.
Il team di Prasad è anche fortemente coinvolto nello sviluppo di una nuova versione di Alexa che consentirà agli utenti di conversare con l’assistente vocale con un tono più colloquiale e di chiederle di compiere azioni per loro conto. La nuova Alexa è stata annunciata per la prima volta nel settembre del 2023, ma non è ancora stata rilasciata a causa di numerosi ritardi dovuti a problemi che vanno dalle difficoltà strutturali dell’organizzazione alle preoccupazioni per le questioni di “latenza”, ovvero il tempo necessario all’assistente per rispondere ad alcune richieste, come riportato in esclusiva da Fortune. Prasad non ha fornito molti aggiornamenti su Alexa, se non il consiglio di “restare sintonizzati” e ha ribadito che l’obiettivo continua a essere quello di creare il miglior assistente personale al mondo. Come già riportato da Fortune, Prasad ha fatto notare che uno degli obiettivi è che gli utenti siano in grado di compiere azioni come ordinare un Uber o prenotare un ristorante, semplicemente chiedendo ad Alexa di farlo.
Alla domanda sul coinvolgimento del fondatore di Amazon Jeff Bezos nell’azienda, il responsabile dell’AI ha risposto che “è molto coinvolto, come ha detto”. La settimana scorsa, Bezos ha dichiarato in un’intervista pubblica che il 95% del tempo che dedica ad Amazon riguarda l’AI. “È ancora molto legato all’intelligenza artificiale, su cui trascorro molto tempo in cui ci vediamo”, ha detto Prasad, aggiungendo di sentirsi “molto fortunato per questa partnership e mentorship”.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com