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Reti sempre più avanzate, parla Alessandro Magnino (Vodafone Business)

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Alessandro Magnino racconta come Vodafone Business Italia sta accelerando il processo di digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione.

Fornire servizi e competenze per integrare le nuove tecnologie di connettività nel mercato corporate e nella pubblica amministrazione. È la missione di Vodafone Business Italia secondo il direttore della divisione Alessandro Magnino: “Le infrastrutture di rete sono gli abilitatori della trasformazione digitale”.

Quali sono le principali evoluzioni per le imprese che hanno interessato le Telco negli ultimi anni?
Una delle principali riguarda la transizione verso il 5G, che ha portato un miglioramento delle prestazioni di rete, connettività più veloce e bassa latenza, aprendo nuove opportunità per settori come l’automazione industriale, la smart city e l’IoT. Come Vodafone Business siamo impegnati nel fornire servizi e competenze che integrano le nuove tecnologie di connettività e convergenza.

Quali sono le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale?
Le opportunità sono moltissime: dalla possibilità di aprirsi a nuovi mercati (e-commerce), all’efficientamento dei processi produttivi e logistici (IoT), dallo smart working e dalle soluzioni per la produttività individuale (AI) al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini per le pubbliche amministrazioni (smart cities). Le piccole e medie imprese, ad esempio, possono utilizzare le tecnologie digitali per rafforzare la propria competitività e noi possiamo accelerare questo sviluppo. E poi c’è l’attenzione crescente alla sostenibilità. Vodafone è impegnata a guidare questa trasformazione, realizzando infrastrutture sempre più efficienti e promuovendo servizi per i nostri clienti che consentono una gestione più ottimale delle risorse.

In che modo Vodafone, costruendo le infrastrutture di connettività, getta le fondamenta della trasformazione digitale?
Le infrastrutture di rete sono gli abilitatori della trasformazione digitale. Per noi significa sviluppare reti avanzate di comunicazione a banda ultralarga con tecnologie come 5G e Fibra e dare vita ai servizi necessari a questa trasformazione. La connettività contribuisce anche a ridurre il divario digitale, promuovendo inclusione sociale ed economica in tutte le aree del Paese.

A che punto è il progetto Pnrr Sanità digitale e cosa state facendo per la digitalizzazione della sanità?
Siamo aggiudicatari di due lotti del Piano Sanità connessa e finora abbiamo collegato 837 strutture sanitarie sul territorio nazionale. Stiamo poi contribuendo all’alimentazione e alla gestione del fascicolo sanitario elettronico. Grazie alle infrastrutture di rete in 5G e fibra, stiamo implementando casi d’uso innovativi, come la formazione immersiva realizzata presso gli Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello, che utilizza simulazioni basate su modelli digitali 3D paziente-specifici per permettere ai medici di esercitarsi in totale sicurezza. Il nostro obiettivo finale è un sistema sanitario interconnesso e interoperabile, che favorisca la prevenzione e il benessere, con il paziente sempre al centro.

Può parlarci di qualche caso specifico del vostro lavoro per la digitalizzazione delle imprese?
Le cito due casi in cui abbiamo fatto da apripista: Mpn e Vodafone Analytics. Le reti 5G dedicate alle imprese (Mpn) saranno sempre più rilevanti perché garantiscono connettività e bassa latenza. Nel 2022 in Salento abbiamo realizzato la prima Mpn in Italia per Porsche Engineering. Grazie ai Vodafone Analytics, uno strumento lanciato quasi 10 anni fa e affinato nel corso del tempo, portiamo avanti collaborazioni importanti, come quella con il Gruppo Ferrovie dello Stato che ha permesso di analizzare la mobilità all’interno del territorio italiano, con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore dei trasporti. La collaborazione ha dimostrato come i dati di telefonia possono arricchire e completare la produzione di statistica ufficiale e fornire approfondimenti su fenomeni emergenti solo parzialmente coperti dalle fonti di dati tradizionali.

Con AI, cloud, IoT, cybersecurity, quanto sono importanti le competenze per accompagnare la digitalizzazione dei settori produttivi?
Le competenze sono cruciali per gestire l’innovazione, garantire la sicurezza dei dati e promuovere una cultura digitale. Avere team qualificati permette alle imprese di integrare soluzioni innovative in modo personalizzato, oltre a rispondere rapidamente alle esigenze del mercato. Vodafone ha deciso di investire nell’erogazione di servizi gestiti (managed services) proprio per permettere alle Pmi di usufruire dei vantaggi del cloud e della cybersercurity in modalità “chiavi in mano” e di focalizzarsi solo sulle attività di business.

In che modo Vodafone mette in sicurezza le infrastrutture di telecomunicazione utilizzate dalle proprie aziende clienti per il trasferimento dei dati?
La sicurezza è un tema di grandissima sensibilità, soprattutto nel contesto internazionale che stiamo vivendo. Vodafone fa ricorso a tecnologie avanzate di cybersecurity, che monitorano costantemente i flussi di dati per rilevare eventuali minacce e prevenirle prima che possano compromettere la rete. Il tema della cybersecurity è diventato ancora più urgente e rilevante con l’entrata in vigore a ottobre della NIS2, direttiva dell’Unione europea che ha lo scopo strategico di garantire la sicurezza dei servizi essenziali degli Stati membri. Anche su questo fronte come Vodafone Business abbiamo messo prontamente in piedi diversi strumenti che consentono ai nostri clienti di adeguarsi nei modi e nei tempi previsti dalla direttiva.

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