PGIM_970x250_HEADER

Influenza e Virus respiratorio sinciziale, le ultime novità in Italia

influenza
Adyen Articolo
Velasco25

“L’andamento dell’influenza e dei virus ‘cugini’ si conferma quello della scorsa settimana: una partenza forse un po’ meno intensa rispetto alle previsioni iniziali”. Resta cauto Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano, analizzando con Fortune Italia gli ultimi dati diffusi dai medici sentinella dell’Istituto superiore di sanità (Iss). “Resta ancora tutto da scoprire: bisogna aspettare un periodo di freddo più intenso e prolungato per avere un quadro più chiaro”, aggiunge il virologo.

Quasi mezzo mln di italiani a letto

Il report Iss indica dal 24 novembre all’1 dicembre un lieve aumento dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali, con 8,1 casi per mille assistiti (erano 7,9 nella settimana precedente). E, soprattutto, più lentamente della scorsa stagione, quella dell’influenza dei record (quando eravamo a quota 11,5 per mille).

Stando al report RespiVirNet sono stati circa 477mila gli italiani colpiti da febbre, raffreddore e dolori alle ossa, per un totale di circa 2 milioni e 766mila casi dall’inizio della sorveglianza.

Gli under 5 ancora una volta bersagliati

Se guardiamo alle età, i bambini sotto i 5 anni restano i più colpiti, con 19,4 casi per mille assistiti (era 18 nella settimana precedente). Ma il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, precisano gli esperti. Dai dati complessivi si evince comunque che “durante la terza settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2024-2025 la circolazione dei virus influenzali si mantiene a bassi livelli, sebbene in lieve aumento rispetto alla settimana precedente”.

Guardando meglio le fasce d’età, tra i 5 e i 14 anni l’incidenza è a 7,75 casi per mille assistiti, mentre sale a 8,37 tra 15-64 anni. In coda gli over 65, fra i quali l’incidenza è a 4,80 casi per mille assistiti.

Il tasso più alto di influenza e malanni respiratori si rileva in Lombardia (10,24), seguita dall’Abruzzo (9,43). Basilicata e Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza, inoltre il dato in alcune regioni è fortemente influenzato dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, le informazioni.

Non solo influenza: i patogeni più diffusi

Su 1.426 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori della rete RespiVirNet, 35 (2,4%) sono risultati positivi al virus influenzale, 30 di tipo A (21 di sottotipo H1N1pdm09, 5 H3N2 e 4 non ancora sottotipizzati) e 5 di tipo B. Tra i campioni analizzati, ce ne sono poi 52 (3,6%) risultati positivi al virus respiratorio sinciziale Rsv, 46 (3,2%) a Sars-CoV-2 e i rimanenti 362 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 236 (16,5%) rhinovirus, 46 adenovirus, 32 virus parainfluenzali, 32 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 8 bocavirus e 8 metapneumovirus.

Il virus respiratorio sinciziale

“Inizia ad essere presente anche questo virus, seppur non in una percentuale elevata”, precisa Pregliasco. Spesso associato ai neonati, l’Rsv rappresenta un rischio significativo anche per gli adulti, in particolare per gli over 60 con patologie croniche. Per avere un’idea, secondo i dati del documento redatto da SItI e Simit in Italia nel 2019 si sono verificati circa 290.000 casi di infezioni respiratorie acute da Rsv, 26.000 ricoveri e 2.000 decessi correlati in ambito ospedaliero. A livello europeo, si stimano 3 milioni di casi di sindromi respiratorie acute e oltre 33.000 decessi ospedalieri correlati ogni anno tra gli anziani.

Questo virus si diffonde principalmente nei mesi invernali, da novembre a marzo, e può causare infezioni respiratorie gravi come polmonite o bronchiolite. Negli adulti, i sintomi includono febbre, tosse persistente, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria e decesso.

A preoccupare gli esperti però “è la sottovalutazione del problema, sia a livello di diagnosi sia di prevenzione,” ha spiegato in un recente incontro lo stesso Pregliasco, direttore scientifico dell’Osservatorio Virus Respiratori. “Gli adulti tendono a considerarlo un problema pediatrico, ma i dati dimostrano chiaramente che è una minaccia significativa anche per loro. Ecco perché è fondamentale informare e sensibilizzare la popolazione adulta sull’importanza della prevenzione. Fortunatamente, oggi abbiamo strumenti efficaci, come i nuovi vaccini specifici, che possono prevenire la maggior parte delle forme gravi. A questi si aggiungono semplici accorgimenti, come il lavaggio frequente delle mani, evitare contatti con persone malate e mantenere uno stile di vita sano, per ridurre ulteriormente il rischio di contagio”.

“L’efficacia della vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale è stata dimostrata in recenti studi clinici. E l’importanza della vaccinazione è supportata anche dai dati: si stima che un’ampia adesione potrebbe ridurre il carico di malattia del 30-40% nei Paesi ad alto reddito”, ha concluso l’esperto.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.