Salute mentale e inquinamento sono legati a doppio filo nel nuovo studio pubblicato sul ‘Journal of Child Psychology and Psychiatry’. Gli scienziati stimano infatti che milioni di americani soffrono di disturbi mentali attribuibili all’esposizione al piombo nell’infanzia, attraverso i gas di scarico delle auto alimentate con benzina al piombo.
I ricercatori hanno scoperto che i nati tra il 1966 e il 1986, la Generazione X, erano i più esposti al piombo, poiché erano bambini durante il picco di utilizzo della benzina al piombo. Questa generazione ha anche sperimentato il più grande aumento di sintomi di malattie mentali, secondo lo studio.
Firmato da Aaron Reuben, uno studioso post-dottorato in neuropsicologia alla Duke University, e dai colleghi Michael McFarland e Mathew Hauer della Florida State University, lo studio afferma che più della metà dell’attuale popolazione statunitense sia stata esposta a “livelli neurotossici” di piombo attraverso la benzina.
Il piombo è stato aggiunto per la prima volta alla benzina nel 1927 per mantenere sani i motori delle auto; il suo utilizzo è stato gradualmente ritirato dal mercato a partire dagli anni ’70 sia per motivi sia di salute che ambientali, ed è stato eliminato completamente nel 1996.
Per scoprire che tipo di impatto l’esposizione ai fumi contenenti piombo avesse avuto sulla salute mentale, i ricercatori hanno combinato i dati sui livelli di piombo nel sangue – tratti dai National Health and Nutrition Examination Surveys e disponibili al pubblico – con quelli sulla benzina al piombo, per stimare i livelli di questa sostanza nel sangue dei bambini dal 1940 al 2015. Hanno quindi stimato l’aumento nella popolazione dei sintomi di salute mentale noti per essere associati all’esposizione al piombo, calcolando i “punti di malattia mentale”.
“Questo è esattamente l’approccio che abbiamo adottato in passato per stimare i danni del piombo sulla capacità cognitiva e il QI della popolazione“, ha detto McFarland a Science Daily, osservando che il team aveva precedentemente scoperto che proprio il piombo aveva abbassato il QI della popolazione statunitense nell’ultimo secolo.
Ebbene, la ricerca stima ora che ben 151 milioni di casi di disturbi di salute mentale, tra cui depressione, ansia e iperattività, negli ultimi 75 anni possono essere ricondotti all’esposizione al piombo nell’infanzia.
“Abbiamo visto cambiamenti molto significativi nella salute mentale in intere generazioni di americani”, ha detto Hauer a Science Daily. “Il che significa che molte più persone hanno avuto problemi psichici rispetto a quante ne avrebbero avuti se non avessimo mai aggiunto piombo alla benzina”.
I ricercatori sottolineano, tuttavia, che questo studio non dimostra il legame causa-effetto. E si basa solo sull’esposizione alla benzina con piombo, senza considerare altre fonti di esposizione (dai tubi di piombo, a cibo e terreno contaminati o alla polvere nell’aria) legata all’inquinamento.
In che modo il piombo influisce sul cervello?
L’esposizione al piombo è più pericolosa per i bambini e può essere particolarmente dannosa per lo sviluppo del cervello nella prima infanzia, hanno spiegato i ricercatori. Questa esposizione potrebbe causare una diminuzione delle capacità cognitive, di quelle motorie di precisione e della regolazione emotiva. Numerosi altri studi hanno collegato l’esposizione infantile al piombo a disturbi mentali, hanno scritto i ricercatori. Nel mirino depressione e ansia, nonché cambiamenti di personalità che portano a nevrosi e minore controllo degli impulsi.
Anche piccole quantità di piombo possono causare gravi problemi di salute, secondo la Mayo Clinic. I bambini sotto i 6 anni sono particolarmente vulnerabili agli impatti dell’esposizione al piombo, che può causare ritardo nello sviluppo, difficoltà di apprendimento e irritabilità nei bambini e nei neonati.
Non solo: i bebè esposti al piombo prima della nascita potrebbero nascere prematuri, avere un basso peso alla nascita e una crescita rallentata, mentre gli adulti possono avere ipertensione, dolori articolari e muscolari, problemi di memoria, mal di testa, disturbi dell’umore, riduzione del numero di spermatozoi e aborto spontaneo o morte del feto sempre a causa dell’avvelenamento da piombo.
“Gli esseri umani non sono adatti a essere esposti al piombo ai livelli a cui lo siamo stati nel secolo scorso”, ha detto Reuben a Science Daily. “Abbiamo pochissime misure efficaci per gestire il piombo una volta che è nel corpo e molti di noi sono stati esposti a livelli da 1.000 a 10.000 volte superiori a quelli naturali”.
L’articolo originale è su Fortune.com
FOTO: YVONNE HEMSEY/GETTY IMAGES