PGIM_970x250_HEADER

Ricerca: i grant dell’Erc e il paradosso dell’Italia

ricerca
Adyen Articolo
Velasco25

Potremmo chiamarlo il paradosso della ricerca tricolore. L’Italia ancora una volta è sul podio per numero di ‘cervelli’ premiati dal Consiglio europeo della ricerca (Erc) con i Consolidator Grant 2024, terza dopo tedeschi e francesi. Ma è solo sesta fra i Paesi che ospitano progetti scientifici vincitori. Insomma, come ormai  ben sappiamo nel Belpaese abbiamo le menti, ma (ancora) non sappiamo trattenerle. Così le più promettenti emigrano.

Parliamo di un finanziamento totale da 678 milioni di euro, destinato a dare benzina alle “idee scientifiche più promettenti”, portate avanti da 328 scienziati di 43 Paesi. Dall’editing genetico all’AI, passando per le discipline umanistiche o per strategie mirate a ridurre la necessità di animali per la ricerca: le idee premiate a livello europeo sono relative a diverse aree della ricerca. I fondi vengono erogati tramite il programma Horizon Europe dell’Ue.

I cervelli italiani scivolano al terzo posto

Ebbene, gli italiani quest’anno scivolano al terzo posto, dal secondo del 2023, con 29 ricercatori premiati. Il primato resta ai tedeschi (60), seguiti dai francesi (34). Il numero più elevato di grant è invece localizzato in Germania (67 progetti), seguita dalla Francia (38), dal Regno Unito (38), dai Paesi Bassi (37) e dalla Spagna che ci precede con 21 progetti ospitati rispetto ai 16 con istituzione ospitante di base nella nostra Penisola.

L’indotto

I vincitori di questo bando complessivamente realizzeranno i loro progetti in università e centri di ricerca di 25 Stati membri dell’Ue e altri Paesi associati a Horizon Europe. Non solo: come ricorda Adnkronos Salute si stima  che i grant creeranno probabilmente circa 2.750 posti di lavoro per borsisti post-dottorato, studenti di dottorato e altro personale nelle realtà in cui si realizzano i progetti. Un indotto di talenti.

I Consolidator Grant sono fondi dedicati a ricercatori con all’attivo dai 7 ai 12 anni di esperienza post dottorato, quindi più o meno a metà carriera. “Una delle mie principali priorità è assicurare che l’Europa sia un leader globale nella ricerca e nell’innovazione. Questo – ha sottolineato Ekaterina Zaharieva, commissaria europea per le startup, la ricerca e l’innovazione – si può ottenere solo trattenendo e attraendo i migliori talenti, come gli attuali vincitori degli Erc Consolidator Grant”.

Il ‘caso San Raffaele’

Passiamo alle note positive: c’è soddisfazione per la ricerca ‘targata’ San Raffaele Milano, che si è aggiudicata 3 Erc Consolidator Grant 2024. Tra i vincitori dei finanziamenti – che arrivano a 2 milioni di euro per un massimo di 5 anni – ci sono Daniela Cesana, responsabile del programma di Dinamica tissutale e firme di biomarcatori nelle patologie acquisite ed ereditarie dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (SR-Tiget), che ha partecipato al bando con l’Irccs Ospedale San Raffaele; Alessio Cantore, ricercatore dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) di Milano e group leader nell’Unità di Terapia genica epatica dell’SR-Tiget, e Daniela Latorre che attualmente dirige il gruppo di Neuroimmunologia umana dell’Eth di Zurigo in Svizzera. Questi ultimi con progetti di ricerca presentati con UniSR.

“Si confermano la tradizione di eccellenza e la competitività internazionale della ricerca del San Raffaele, condotta da Irccs e università in sinergia tra loro”, si legge in una nota da via Olgettina. I 3 Consolidator Grant si sommano ad altrettanti Starting Grant vinti lo scorso settembre da scienziati emergenti, portando a quota 34 il numero di finanziamenti Erc ottenuti dal 2007, anno di nascita del programma europeo.

Altri vincitori a Milano

Studiare come le emissioni di CO2 dai vulcani abbiano influenzato il clima nel passato geologico per migliorare le previsioni dei cambiamenti climatici futuri è l’obiettivo del progetto di ricerca “MATRICs” (“Magmatic Triggering of Cenozoic Climate Changes”, tradotto: “Innesco magmatico dei cambiamenti climatici del Cenozoico), coordinato da Pietro Sternai, professore di Geofisica al dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra dell’Università di Milano-Bicocca, destinatario di un Erc da 2 milioni di euro, della durata di 5 anni, nella categoria Consolidator Grant.

Thomas Le Barbanchon del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche Bocconi, ha invece vinto il finanziamento europeo per il suo progetto di ricerca WeSET (New Direct Empirical Evidence on Wage Setting), dedicato all’analisi del processo di determinazione dei salari. Il suo studio, spiegano dall’ateneo, mira a migliorare la comprensione delle relazioni industriali e delle dinamiche di disuguaglianza salariale, attraverso approcci multidisciplinari. Si tratta del secondo finanziamento Erc in carriera per lo studioso, il primo nella sezione Consolidator riservata ai ricercatori tra 7 e 12 anni di esperienza.
ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.