È arrivata la tanto attesa risposta del Cda di Banco Bpm all’offerta pubblica di scambio volontaria da 10,1 mld di euro lanciata da Unicredit. Ed è una bocciatura. Con una nota, il consiglio di amministrazione fa sapere che le condizioni risultano “del tutto inusuali per le operazioni di questa tipologia e non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti”.
La Banca ha anzitutto chiarito che l’offerta “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con l’istituto di credito” e, premettendo che “si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge”, il Cda ravvisa in via preliminare all’unanimità “che l’offerta indica un corrispettivo unitario – interamente in azioni – che riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo ufficiale di ieri”. Le condizioni risultano pertanto “del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia”.
Inoltre, nell’opinione del consiglio di amministrazione, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm”. Tale potenziale, si legge ancora nella nota di Banco Bpm, “è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano industriale 2023-26 e che si tradurranno in un aggiornamento degli obiettivi del piano medesimo, già in parte anticipati al mercato”.
Infine, secondo Banco Bpm, l’offerta di scambio di UniCredit assoggetterebbe la banca alla cosiddetta passivity rule, che “condizionerà la flessibilità strategica del gruppo, in particolare con riferimento alle condizioni dell’offerta pubblica di acquisto promossa lo scorso 6 novembre da Banco Bpm Vita, società interamente partecipata dalla banca, sulla totalità delle azioni Anima Holding e al recente investimento da parte della banca nel capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena, determinandosi così un quadro di elevata incertezza”.