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Nvidia, 5 motivi per cui la Borsa non si accontenta dopo risultati da record 

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Velasco25 Articolo

Risultati sopra le attese nel terzo trimestre fiscale e addirittura per il nono trimestre consecutivo. Entrate (35 mld, +94% in un anno e +17% in un trimestre) e profitti (19 mld, +109% in un anno) da capogiro e una domanda incredibile per i chip e i microprocessori che alimentano il fuoco per ora inesauribile dell’intelligenza artificiale. Eppure, alla Nvidia di Jensen Huang non è bastato per soddisfare il mercato. Perché? 

Il titolo Nvidia – 3.600 miliardi di dollari di capitalizzazione – è cresciuto del 200% da inizio anno, ma paradossalmente l’annuncio dei risultati da record è coinciso per un contraccolpo per il titolo in Borsa. Il titolo era già sceso prima della call dove sono stati mostrati i risultati (un –1% a mercati aperti) e un calo iniziale del 5% nelle contrattazioni afterhours, per poi ritornare verso il 2%.

Dal colosso Usa dei data center il mercato si aspettava di più anche in Europa, dove le Borse sono partite piano o in leggero ribasso, tra Milano (-0,01%), Francoforte (+0,04%), Amsterdam (-0,02%), Parigi (-0,11%), mentre a Tokyo il Nikkei ha chiuso in calo (-0,85%).

Gli altri risultati da record di Nvidia

Gli utili per azione sono cresciuti del 111% a 0,78 dollari per azione.

Data center: il centro del business Nvidia registra 30,8 miliardi di dollari di entrate, e anche qui supera le previsioni di quasi 3 miliardi.

I data center superano il 90% del fatturato totale della società in aumento del 117% rispetto lo scorso anno, una crescita incredibile accompagnata dagli altri settori di business, automotive e robotica, comunque microscopici (449 mln) rispetto ai data center.

Nvidia va troppo bene?

Secondo gli analisti i risultati non sono naturalmente la causa del ribasso: la domanda è enorme, e il mercato dei data center e dei supercomputer, già miliardario, sembra aver appena iniziato a carburare, anche in Italia. Ecco cinque motivi alla base degli strani, ma non così strani, numeri del mercato.

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1 – Un successo troppo grande

Al centro delle preoccupazioni sembra esserci lo stesso successo di Nvidia: “Ci si interroga principalmente sulla quotazione e sulla capitalizzazione di mercato. Veramente Nvidia vale oltre 3.600 miliardi di dollari? Il rapporto prezzo utili a 66 é sostenibile nel lungo periodo?”, si chiede David Pascucci, analista dei mercati per XTB. “I pericoli sono alti per un titolo che quota cosí in alto, pertanto il mercato ha inizialmente reagito male a questa trimestrale incredibilmente positiva. Il titolo potrebbe ancora salire ma é innegabile il fatto che le sue quotazioni, e di conseguenza la sua capitalizzazione, risultano particolarmente eccessive rispetto al resto del mercato”.

2 – Investitori Nvidia all’incasso e un po’ viziati

Alcuni analisti si aspettavano la volatilità del titolo, a causa della voglia degli investitori di passare all’incasso dopo tre trimestri di crescita costante. In ogni caso per NVIDIA “i numeri record non sono più sufficienti per soddisfare un mercato sempre più affamato e ansioso … Per dare un’idea della forza dei suoi risultati, Nvidia aveva generato solo 16,6 miliardi di dollari di ricavi in tutto il 2021”, dice Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro. In generale, dicono gli analisi, con valutazioni così alte la minima sbavatura ha riflessi sul mercato.

3 – Segni di rallentamento

Questo è il secondo scivolamento in Borsa consecutivo, se si considerano le call trimestrali: l’altra volta era stata la guidance a lasciare dubbi agli investitori, stavolta sono i “segni di rallentamento”, dice Debach. Il fatturato continua a crescere, ma a un ritmo meno “esplosivo”, mentre i margini mostrano una leggera flessione: oltre a entrate e profitti, è da segnalare nei conti Nvidia anche il lieve calo del margine lordo al 74,6% rispetto al 75,1% del secondo trimestre, che è comunque un calo minore di quanto stimato dagli analisti. La cifra “riflette l’aumento dei costi legati all’avvio della produzione dei nuovi chip Blackwell”, dice Debach.

4 – Troppa domanda per i chip Nvidia?

I chip Blackwell sono destinati a coesistere con Hopper e durante la call lo stesso Jensen Huang ha parlato della domanda per i nuovi chip. La produzione procede con una consegna già superiore alle aspettative. Mentre The Information ha riportato che alcuni chip Blackwell presentavano problemi di surriscaldamento in specifici rack dei data center – e Nvidia ha spiegato che si tratta di un fenomeno normale – i mercati si sono concentrati sul calo del margine lordo verso il 70%, legato proprio alla distribuzione dei chip Blackwellua.

Qndo Nvidia riuscirà ad aumentare la produzione, ha detto la CFO Collette Kress, i margini aumenteranno.

5 – Crescita futura

“Per il Q4 FY25, NVIDIA prevede ricavi tra i 36,75 e i 38,25 miliardi di dollari, con una crescita potenziale trimestrale del 9% nella sua forbice più alta. Questo ritmo, seppur ancora positivo, rappresenta un evidente rallentamento rispetto ai trimestri precedenti, così come ‘persino’ a singola cifra – dato che mancava dal quarto trimestre del 2022”, dice Debach. Nonostante tutto, il paradosso non può essere considerato un campanello d’allarme: la corsa è appena iniziata, e nessuna della Big Tech sembra voler rallentare.

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